L'assedio per convincere Trump a rivedere il piano di pace. In campo Zelensky, Macron e Starmer (con la sponda di Meloni)
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La giornata della «diplomazia funebre», come l'ha definita il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, si può condensare in due foto, tutte e due scattate e diffuse dall'ufficio stampa di Volodymyr Zelensky. Nella prima il leader ucraino e Donald Trump sono seduti uno di fronte all'altro, all'interno della Basilica di San Pietro. La seconda riprende un quartetto formato da Trump, dal premier britannico Keir Starmer, da Emmanuel Macron, con la mano sulla spalla a Zelensky e lo sguardo rivolto al presidente americano. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
L'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, all'interno della Basilica di San Pietro, farà la storia. Ma c'è chi, come il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, non ne esce benissimo. (Adnkronos)
Eccone una carrellata Alcune vedono la partecipazione di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, altre di Maria De Filippi. (Sky TG24)
Alle loro spalle, un prelato finisce di sistemare in una nicchia la terza sedia, che probabilmente era stata preparata per un altro interlocutore, tenuto fuori dal colloquio: il presidente francese, Emmanuel Macron (Il Messaggero)

Nella «grande casa» della basilica di San Pietro «tutti devono sentirsi accolti». Era il novembre del 2024 quando Papa Francesco pronunciava queste parole. (Domani)
– “Una giornata storica per l’Italia e per il mondo intero”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni mentre leader e personalità da tutto il mondo cominciavano a lasciare Roma a conclusione delle esequie di Papa Francesco e all’inizio, forse, di una nuova fase dei negoziati per arrivare alla fine della guerra in Ucraina. (Askanews)
Un pontefice che ha sempre applicato una teologia dei gesti concreti, e dunque non gli sarebbe dispiaciuto che il suo ultimo appuntamento terreno si trasformasse in una sorta di summit mondiale, quasi una assemblea dell’Onu, con Zelensky e Trump che parlano un quarto d’ora in San Pietro prima dell’inizio della messa, seduti sulle seggioline rosse destinate agli ospiti d’onore (procurate last minute da monsignor Leonardo Sapienza), la prima volta dopo quell’incontro alla Casa Bianca a febbraio che era finito malissimo. (Il Manifesto)