Siccità, è ufficialmente emergenza. Turisti in fuga ma gli albergatori rassicurano

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Tempo Stretto INTERNO

Via libera alle misure speciali per agricoltori e allevatori. I timori per l'effetto mediatico dell'emergenza acqua sulle presenze turistiche Mentre la Conferenza Stato-Regioni da il via libera al riconoscimento per tutta la Sicilia delle “condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali”, il comparto turismo teme gli effetti dell’allarme siccità. Il dato delle presenze nell’isola al momento regge: ad agosto è previsto l’arrivo di 18 milioni di stranieri. (Tempo Stretto)

La notizia riportata su altri giornali

Il grande problema della siccità che sta colpendo soprattutto le regioni del sud Italia ed in particolare la Sicilia è stato oggetto di servizi da parte dei media nazionali, dal Tg5 a SkyTg24, le grandi testate hanno anche riportato la situazione paradossale che avviene nella provincia di Trapani ed in particolare nel comprensorio Castelvetrano-Campobello di Mazara e che riguarda la Diga Delia. (Castelvetrano News)

Si cercando soluzioni rapide con cantieri già aperti per reperire 1300 litri al secondo e tempi invece più lunghi, mesi e anche un anno per fare diventare «dolce» l’acqua dei nostri mari. Sul tavolo sono stati messi 20 milioni e si stanno già spendendo. (BlogSicilia.it)

Abitiamo nel paese del Sole, però è meglio non vantarsene (RagusaOggi)

Scatta tra i turisti la psicosi siccità, in molti alberghi della Sicilia fioccano le disdette

“La distribuzione dell’acqua a Palermo è assicurata fino al dicembre di quest’anno. L’allarme sulla crisi o interruzione del rifornimento, in questo momento, non sussiste”. (Travelnostop.com)

A maggio era già tutto nero su bianco, sia problemi che soluzioni, ma sembra che a parte qualche proclama della serie ora vediamo, ora facciamo, non sia cambiato nulla. Siccità è uguale a sete e difficoltà. (FocuSicilia)

A rimarcare la marcia indietro dei turisti è ormai un coro di voci, proveniente soprattutto dalle strutture ricettive dell’Agrigentino ma adesso anche dagli albergatori di altre province, con un grido di dolore che batte sempre sulla stessa nota: «a determinare il calo di pernottamenti nelle camere non è tanto la crisi idrica, ma le sue conseguenze indirette, ossia l’immagine che della Sicilia sta passando nel resto del mondo a causa di alcuni media stranieri che presentano la nostra terra come immersa nel deserto». (Giornale di Sicilia)