Massimiliano Galletti, volontario italiano morto a Kiev: è giallo. «Colpito da una scheggia dopo un'esplosione»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ucciso da una scheggia dopo un'esplosione. Sarebbe morto così Massimiliano Galletti, 59enne di San Benedetto del Tronto che si trovava a Kiev come volontario durante la guerra. Sul suo caso però aleggia un alone di mistero. E la moglie accusa l'ospedale, colpevole di non aver avvertito la famiglia delle condizioni disperate dell'uomo. Come è morto Massimiliano Galletti Galletti è morto lunedì scorso all'ospedale di Kiev, probabilmente dopo un mese di coma, a seguito delle gravissime ferite riportate dalle schegge di una granata mentre svolgeva servizio di assistenza ai combattenti al fronte in una località non distante dalla capitale ucraina. (leggo.it)
La notizia riportata su altri giornali
Leggi tutta la notizia Le parole della figlia Aurora sui social per ricordare Massimiliano Galletti, 59 anni, il soccorritore... (Virgilio)
L’Ucraina avrà i propri missili balistici e da crociera entro la metà del 2025 razzo . Lo ha affermato il capo dell'impresa statale Spetstechnoexport, Alexey Petrov. Secondo lui, attualmente sono in corso test appropriati. (recensione militare)
La famiglia di Massimiliano Galletti, il soccorritore volontario di 59 anni originario di San Benedetto del Tronto morto in Ucraina lunedì scorso, è in attesa del nulla osta per riportare la sua salma in Italia. (Adnkronos)
Il 59enne operava nelle retrovie quando è stato ferito da un colpo di Rpg. Non era un foreign fighter, ma partì come volontario della Protezione Civile: è rimasto un mese in coma senza che però la famiglia sapesse che fine avesse fatto (Open)
«Sei volato via da eroe per me e per tutte le persone che hai salvato in questi anni». Le parole della figlia Aurora sui social per ricordare Massimiliano Galletti, 59 anni, il soccorritore morto a Kiev lunedì scorso, dopo essere stato ferito un mese fa da schegge di un colpo di “Rpg”, lancia granate portatile anti carro. (Avvenire)
Galletti è stato colpito da un razzo RPG (lanciagranate portatile a razzo), un’arma progettata per colpire veicoli e infrastrutture, ma letale anche per chi si trova nelle vicinanze. Al momento del colpo, l’uomo era accompagnato da altri volontari: tra loro, un cittadino peruviano, rimasto gravemente ferito nell’attacco, e un connazionale sardo, che aveva condiviso con Galletti altre missioni umanitarie che è rimasto quasi illeso. (La Nuova Riviera)