Lispia, vittoria in trasferta e Heidenheim battuto. Basta un gol

Il Red Bull Lipsia vince per 1-0 contro l’Heideinheim e rialza la testa dopo la rimonta subita in maniera clamorosa dalla Juventus. L’Inter osserva perché i tedeschi saranno avversari di Champions League. AVVERSARI – Il Red Bull Lipsia batte per 1-0 l’Heidenheim in trasferta e si gode la sosta con un successo in campionato. Reazione importante alla sconfitta deludente in Champions League in superiorità numerica contro la Juventus. (Inter-News)

Su altri giornali

La retrocessione è stata la conseguenza di tantissimi errori tra cui proprio quello di non aver saputo costruire uno spogliatoio coeso e che remasse tutto dalla stessa parte. Petrachi è stato chiaro sin da subito, occorreva bonificare lo spogliatoio, ricreare un gruppo con calciatori che riuscissero a dimostrare quel senso di appartenenza e quel rispetto per la maglia che non c'era lo scorso anno. (tuttosalernitana.com)

Il Palermo ha battuto lunedì scorso per 3-1 il Sudtirol. I granata non vincono dal 27 settembre, quando arrivò il 3-2 sulla Sampdoria all’Arechi. (Giornale di Sicilia)

Amatucci - Disponendo di centrocampisti con la qualità e la costanza di rendimento di Amatucci è più facile puntare a dominare le partite come desidera Martusciello. Un match di perfezione tattica e pulizia tecnica. (tuttosalernitana.com)

Walter Sabatini: “Rosanero fatti per vincere. Il mio Palermo era uno show itinerante”

Il giustiziere del Barbera è Andres Tello. L’ex centrocampista del Catania ha deciso la sfida tra la Salernitana e il Palermo. Il centrocampista ha parlato in sala stampa dimostrando felicità per il ritorno alla vittoria e per il primo gol in campionato con la casacca della Bersagliera. (SalernitanaNews.it)

Se tre indizi fanno una prova in trasferta, tre indizi fanno una prova anche in casa. Il Palermo non sa più vincere, l’ultimo successo in casa in campionato al “Barbera” è dello scorso febbraio. E probabilmente non è un caso. (Stadionews.it)

È la storia di calciatori sudamericani sconosciuti e poi divenuti campioni, accaparrati attraverso un attento lavoro di scouting che richiedeva soprattutto tempo, oltre al denaro. Dei colpi Pastore e Hernandez, ma anche di Liverani, Glik e Ilicic. (La Repubblica)