Perché Trump e Meloni non sono amici della pace

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il manifesto INTERNO

Chi sono gli amici della pace? La questione non è nuova, come sappiamo da Tacito: “Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant”. Lo storico romano alludeva alle devastazioni prodotte in Germania dalle legioni guidate dal suocero, e l’ironia amara di quel «hanno fatto un deserto e la chiamano pace» è rimasta con noi sin da allora. In tempi più recenti, si sono presentati come pacificatori imperi coloniali, come quello britannico, che tentavano di legittimare un sopruso violento argomentando che avrebbe prodotto un progresso della civiltà. (il manifesto)

Ne parlano anche altri giornali

L'antipasto Conte lo aveva servito proprio dalla Calabria. Quando circondato dai portavoce nelle istituzioni regionali, nazionali ed europee aveva rilanciato il grande corteo di Roma. (RaiNews)

Rassegna mondiale del vino. Ma tanto più oggi crocevia internazionale anche dei nodi della politica internazionale, dopo i dazi di Trump del 20 per cento sui prodotti dei Paesi dell’Ue. Si apre oggi a Veronafiere l’edizione 57 di Vinitaly, in programma fino a mercoledì. (L'Arena)

Accettata questa realtà, la crisi attuale non è sistemica né di mercato, ma politica. (Il Fatto Quotidiano)

L’andamento dei titoli riflett… Le borse europee affondano 48 ore prima, con Milano maglia nera: in Europa vanno in fumo 245 miliardi, solo a Piazza Affari 16,43 miliardi. (HuffPost Italia)

Ma grande è la confusione sotto il cielo euro-atlantico, così come la preoccupazione del “made in Italy”, destinato a subire la scure di Trump. Le ardue scelte di Meloni (Startmag)

Dazi, Lollobrigida: "Non spaventare l'opinione pubblica. Ridurre il consumo per paura fa più danni" Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha descritto le priorità del governo Meloni rispetto ai dazi annunciati in settimana dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump: "evitare guerre commerciali". (La Stampa)