Il ministro Valditara difende la sentenza dei giudici di Firenze sulla violenza sessuale: “I genitori dell’aggressore responsabili civilmente”

Una decisione che «chiama i genitori a rispondere civilmente per violenze gravi commesse dai figli». Con queste parole il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara si schiera a favore della sentenza dei giudici del tribunale di Firenze che hanno condannato in sede civile al risarcimento in favore di una ragazza vittima di violenza sessuale, sia il compagno di classe che aveva compiuto l’azione, sia i genitori di quest'ultimo. (La Repubblica Firenze.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il principio è quello della “culpa in educando”, articolo 2048 del codice civile sulle responsabilità genitoriali. I giudici hanno, infatti, ritenuto responsabili i genitori del giovane, all’epoca dei fatti ancora minorenne, di non averlo educato bene. (il Giornale)

In particolare i giudici fiorentini hanno ritenuto responsabili i genitori del ragazzo, all’epoca minorenne, per non averlo educato bene, la cosiddetta «culpa in educando» dell’articolo 2048 del codice civile sulle responsabilità genitoriali. (Corriere Fiorentino)

Il Tribunale di Firenze ha condannato al risarcimento i genitori per culpa in educando, come previsto dall'articolo 2048 del Codice civile sulle responsabilità genitoriali. In sostanza: la famiglia non è stata ritenuta capace di fornire la corretta educazione al figlio e quindi, secondo il giudice, merita di essere condannata. (il Giornale)

Violentò una compagna di scuola, i giudici condannano i genitori: "Non lo hanno educato al rispetto della donna"

Il tribunale di Firenze condanna i genitori di uno studente sedicenne ritenuto colpevole di violenza sessuale aggravata nei confronti di una compagna di scuola (il fatto, tra l’altro, era avvenuto proprio fra le pareti scolastiche). (Tecnica della Scuola)

Sono stati ritenuti responsabili dei danni morali e biologici provocati dal figlio, che nel marzo del 2015 ha violentato un compagna di classe, minorenne come lui. Dopo la sentenza penale (non ancora definitiva) che, nel 2022, ha riconosciuto la responsabilità del ragazzo, i genitori sono stati citati in una causa civile per «culpa in educando», ossia per non avere insegnato al figlio i principi fondamentali di rispetto per le persone, ma al contrario l’uso della violenza e della prevaricazione messi in atto dal ragazzo. (ilgazzettino.it)

Violentò una compagna di scuola, i giudici condannano i genitori: “Non lo hanno educato al rispetto della donna” ROMA – “Molto importante questa decisione giurisprudenziale che chiama i genitori a rispondere civilmente per violenze gravi commesse dai figli. (Dire)