Iran, così tramonta il potere di Khamenei

Il dato certo del primo turno delle elezioni presidenziali in Iran è il tramonto del potere di Khamenei. In primis a causa della bassa partecipazione alle urne che non ha raggiunto nemmeno il 50% e questo nonostante il ritorno dei riformisti, a dimostrazione del fatto che i riformisti non hanno l’autorità di un tempo. I riformisti infatti sostengono che la soluzione sia… (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Il 28 giugno c’è stato il primo turno di voto e il ministero dell’Interno di Teheran ha annunciato ufficialmente che al ballottaggio del 5 luglio si sfideranno il candidato riformista Massud Pezeshkian e l’ultraconservatore Said Jalili, con il primo che ha ottenuto nel primo round un maggior numero di preferenze. (Avanti Online)

Ci sono un paio di chiavi di lettura per guardare alla corsa presidenziale in Iran che si risolverà i 5 luglio con il ballottaggio tra il riformista Massoud Pezeshkian, ieri in vantaggio con oltre il 42%, e il fondamentalista Said Jalili. (il manifesto)

Sarà un ballottaggio a determinare, venerdì 5 luglio chi sarà il nuovo presidente dell'Iran. (Sky Tg24 )

VIDEO Elezioni Iran, Khamenei su bassa affluenza: "Gesto di dissenso? No al 100%"

Pezeshkian, alleato dei cosiddetti “riformisti”, ha ottenuto il 42,4% di voti, mentre invece Jalili, leader del partito più fondamentalista dell’Iran, il Fronte della stabilità della Rivoluzione islamica molto vicino alla Guida suprema, ha raccolto il 38,6% dei consensi. (L'HuffPost)

Milano, 29 giu. Dietro di lui Said Jalili, ex negoziatore sul nucleare, che ha ottenuto il 38%. (Agenzia askanews)

Il nuovo presidente dell’Iran si deciderà al ballottaggio venerdì 5 luglio. Si sfideranno il riformista Masoud Pezeshkian e il conservatore Saeed Jalili. A vincere al primo turno è stato l’astensionismo. (LAPRESSE)