Decreto sulle liste di attesa è legge, intervento assessore regionale Latronico
“Grazie al governo Meloni, il decreto sulle liste d’attesa è legge. Il nostro impegno è dare attuazione a questo provvedimento per contrastare il triste fenomeno delle liste di attesa che da anni penalizza i cittadini, costringendoli a rinunciare alle cure necessarie e a sostenere costi aggiuntivi per sé e per le proprie famiglie”. E’ quanto da sapere l’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Cosimo Latronico (Sassilive.it)
Ne parlano anche altri media
La legge per ridurre i tempi di attesa vede la luce senza ulteriori modifiche rispetto a quelle già approvate in Senato. Si conferma una visione unitaria delle componenti del Ssn. (Sanità24)
"È legge il decreto del Governo sulle liste d'attesa. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni."Istituiamo - aggiunge - un sistema nazionale di monitoraggio delle liste d'attesa e lo accompagniamo con un efficace meccanismo di controlli. (Tiscali Notizie)
Presentato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, il decreto mira a ridurre i tempi di attesa per visite e prestazioni sanitarie. Tra le principali novità introdotte c'è la creazione di una Piattaforma nazionale per il monitoraggio delle liste d'attesa, gestita dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). (WIRED Italia)
“L’approvazione della legge sulle liste d’attesa, con la nascita della piattaforma nazionale di monitoraggio, in linea con quanto avevamo richiesto, è sicuramente un passo avanti indispensabile per l’Italia, ma non basta. (Sanità24)
In seguito alla conversione in Legge odierna del Decreto-Legge sulle liste d'attesa alla Camera, Anitec-Assinform, l'Associazione di Confindustria che rappresenta le principali aziende ICT operanti in Italia, ha presentato il policy paper "Il ruolo del digitale nella gestione delle liste d'attesa". (Borsa Italiana)
Secondo lo studio, aumentare il consumo umano di pesce foraggio, come sardine, acciughe e aringhe, non solo potrebbe migliorare la salute globale, ma ridurrebbe anche l’impatto ambientale della produzione di cibo. (PesceInRete)