Epatiti, la battaglia per eliminare le infezioni

Come ogni anno, il 28 luglio ricorre la giornata mondiale dell’epatite, promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità per la diffusione di informazioni utili alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle epatiti croniche virali. In Italia, le epatiti croniche virali hanno rappresentato per molti anni la principale causa di epatopatia cronica e di cirrosi nella popolazione generale; il recente sviluppo di terapie antivirali efficaci nell’eliminare (epatite C; HCV) o sopprimere (epatite B; HBV) i virus responsabili di queste malattie ha permesso di ridurre progressivamente l’incidenza di cirrosi e delle sue complicanze cliniche (tumore del fegato e insufficienza d’organo), inclusa la necessità di trapianto. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri media

Dei 5 ceppi principali del virus dell’epatite (A, B, C, D ed E), i B e C sono i più comuni e provocano ogni anno 1,3 milioni di morti e 2,2 milioni di nuove infezioni. Si stima che solo 1 malato su 6 sappia di esserlo. (Quotidiano Sanità)

Il 28 luglio 2024 si celebra la Giornata mondiale dell’Epatite. Con questo evento si richiama l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni verso le epatiti virali, in particolare quelle sostenute dai virus C e dai virus B e Delta, responsabili, ancora oggi ,di numerosi decessi per cirrosi epatica e per tumore del fegato (ARCS)

Leggi anche Epatite C: al via la campagna di sensibilizzazione e gli screening gratuiti «Dobbiamo distinguere quelle a trasmissione oro- fecale, come la A e la E, da quelle che si trasmettono per via parentale, come la B, la C e la Delta. (Io Donna)

Epatite C e B, una quindicina di nuovi casi all’anno per l’Infettivologia di Legnano

Comprendere come si può contrarre l’epatite C è fondamentale per prevenirne la diffusione. È una delle principali cause di malattie epatiche croniche, cirrosi e cancro al fegato. (Microbiologia Italia)

Oggi, 28 luglio, la Giornata mondiale dell'epatite. Questa infiammazione può provocare un ingrossamento del fegato e impedirne le funzioni; può presentarsi con sintomi acuti ma può essere anche asintomatica e avere evoluzioni diverse. (La Gazzetta dello Sport)

A tirare un bilancio è il professor Stefano Rusconi, attuale guida del reparto di Infettivologia dell’Asst Ovest Milanese. Tutti loro sono stati individuati attraverso il programma di screening di Regione Lombardia. (LegnanoNews.com)