Caso Garlasco: Procura Pavia riparte da tamponi Chiara e impronte porta cantina
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Caso Garlasco: Procura Pavia riparte da tamponi Chiara e impronte porta cantina PAVIA – I tamponi conservati nel Dipartimento di medicina dell’Università di Pavia, le stringhe delle impronte digitali rilevate nella villetta di via Pascoli a Garlasco e già analizzati dal Ris di Parma ma che alla luce dei nuovi kit per rilevare il Dna potrebbero fornire elementi inediti sull’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 e per il cui delitto è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere l’allora fidanzato Alberto Stasi (Radio Gold)
Ne parlano anche altri giornali
GARLASCO (Pavia) – A distanza di dieci giorni dalla svolta sul delitto di Garlasco, si misura una netta frattura fra la posizione della famiglia della vittima e quella della Procura di Pavia. Chiedono un maxi incidente probatorio ad ampio raggio per esaminare tracce genetiche e non solo che secondo i consulenti del condannato in via definitiva, Alberto Stasi, e secondo gli stessi pm possono dare nuovi risultati. (IL GIORNO)
Da quanto si è saputo, i legali contestano l'istanza dei pm anche perché ritengono che le analisi richieste siano tutte effettuabili con la forma dell'accertamento ripetibile e che quindi non c'è necessità di un incidente probatorio. (La Provincia Pavese)
Ha raccontato di sentirsi "braccato", in particolare dai giornalisti: «Ti inseguono, ti fanno gli appostamenti, vengono sul posto di lavoro», ha riferito Sempio. Il mio obiettivo è tornare alla vita normale il prima possibile». (L'Informatore Vigevanese)
Roberta Bruzzone torna a parlare del delitto di Chiara Poggi a Garlasco. Sono tra gli argomenti trattati: ecco la popolare criminologa Roberta Bruzzone, ospite tutti i giorni alla trasmissione Ore 14 su Rai 2 con Milo Infante, cosa ha sostenuto. (leggo.it)