Cosenza, la dedica per Bergamini: "È stata scritta una pagina significativa"
Cosenza, la dedica per Bergamini: "È stata scritta una pagina significativa" Nel giorno della sentenza per la morte di Denis Donato Bergamini, con Isabella Internò condannata a 16 anni di reclusione per concorso in omicidio, il Cosenza ha voluto fare una dedica per l'indimenticato numero 8: Era il luglio 2017 quando decidemmo di non assegnare più la maglia numero 8 a un nostro calciatore. Con quel gesto simbolico volevamo dare un segnale forte, augurandoci di arrivare un giorno a conoscere la verità sulla morte del nostro caro Denis Donato Bergamini. (TUTTO mercato WEB)
Su altre fonti
Ora c’è una verità processuale: Donato Denis Bergamini è stato ucciso. Non si è suicidato. Per la Corte d’Assise di Cosenza è l’ex fidanzata del calciatore Isabella Internò la mandante dell’omicidio, in concorso con altre persone ancora da individuare. (IlNapolista)
Due esumazioni. 35 anni di battaglie giudiziarie (Tifo Cosenza)
Ad Anagni, i militari della locale Stazione, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione provvisoria della misura alternativa alla detenzione, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, nei confronti di un 48enne del circondario, il quale dovrà scontare la pena detentiva di 3 mesi e 20 giorni di reclusione per il reato di “evasione”, commesso nel 2016 a Piglio. (Frosinone News)
Nel 1982 Stefano Conzatti, dopo un brillante diploma, a soli 22 anni vinse il concorso per primo clarinetto nell’Orchestra della Fondazione di Verona. Un incarico durato ininterrottamente per quaranta anni, con un presenza assidua ai vertici di quella che è delle istituzioni italiane più conosciute nel mondo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Lei continua a professarsi innocente e “lo giuro davanti a Dio mio testimone”. (Il Giornale d'Italia)
Per anni ha parlato del caso del fratello Denis, così era chiamato da tutti, anche se in realtà all'anagrafe portava il suo stesso nome: «Donato». Ha sempre sostenuto, lei, che non si suicidò, nel 1989 sulla statale jonica a Roseto Capo Spulico, uno splendido posto di mare in Calabria. (Corriere della Sera)