La battaglia del Ppe di Madrid contro la ministra Ribera, fedelissima di Sánchez
Il vaso è colmo per i socialisti al Parlamento europeo. E a riempirlo fin oltre l’orlo, spiegano fonti del partito, è stato il Ppe. I popolari, da parte loro, accusano l’S&D di «mancanza di responsabilità istituzionale». L’annuncio martedì che il giudizio sulle audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi — l’italiano Raffaele Fitto (Ecr), l’estone Kaja Kallas (Renew), la romena Roxana Mînzatu (S&D), il francese Stéphane Séjourné (Renew), la spagnola Teresa Ribera (S&D) e la finlandese Henna Virkkunen (Ppe) — sarebbe arrivato solo la prossima settimana «è stato un atto unilaterale di Weber, non concordato con S&D e Renew», spiegano fonti socialiste. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Di sconfitta in sconfitta, si perde la fiducia persino negli elettori. A quel punto, non resterà che sperare in Pedro Sanchez, il premier socialista che dal 2018 riesce a restare in sella, malgrado l’assenza di una maggioranza parlamentare propria. (InvestireOggi.it)
A BRUXELLES il muro contro muro tra popolari e socialisti, impegnati in progetti strategici opposti e confliggenti, ha paralizza tutto e mette a fortissimo rischio la sorte della Commissione. (il manifesto)
– La presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, la spagnola Iratxe Garcìa Pérez, ha dichiarato questo pomeriggio a Bruxelles di non essere ottimista sulla possibilità di arrivare a un accordo tra i gruppi della “maggioranza europeista” (Ppe, S&d e Liberali di Renew) per poter completare il processo delle audizioni di conferma dei membri designati della nuova Commissione europea. (Agenzia askanews)
I Popolari del Ppe, i socialisti del Pse e i liberali sono impegnati in un braccio di ferro sui nomi dei due vicepresidenti esecutivi, l'italiano Raffaele Fitto e la spagnola Teresa Ribera, e lo scontro in corso preoccupa non poco la presidente della Commissione in vista del voto dell'europarlamento, previsto per il 27 novembre prossimo. (Italia Oggi)
Non si placano le tensioni tra i gruppi della maggioranza Ursula, sfociate nuovamente ieri nella votazione sulla proposta (della Commissione) di rinviare di un anno l’applicazione della legge sulla deforestazione: è stata approvata con alcuni emendamenti grazie al voto del Ppe e delle destre, contrari socialisti e verdi, divisi i liberali. (La Stampa)
"Abbiamo visto che la leadership del Ppe è disposta a mettere a rischio la stabilità delle istituzioni Ue in un clima geopolitico difficile, rompendo l'accordo politico delle forze democratiche filo-europee nel Parlamento europeo per amore di un'agenda distruttiva del Pp spagnolo che attacca la vicepresidente esecutiva designata Teresa Ribera, cercando di farne un capro espiatorio per la sua incapacità di gestire le inondazioni di Valencia. (Gazzetta di Parma)