Ad 1 cittadino su 3 negato l’accesso alla sanità pubblica. I dati di Cittadinanzattiva

Ad 1 cittadino su 3 negato l’accesso alla sanità pubblica. I dati di Cittadinanzattiva
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PRESSENZA – International News Agency SALUTE

È sempre il grande tema delle difficoltà di accesso alle cure sanitarie del nostro Paese quello che emerge dall’annuale Rapporto civico sulla salute, presentato di recente da Cittadinanzattiva. Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9971 rispetto all’anno precedente), quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni. (PRESSENZA – International News Agency)

Su altri giornali

Luci e ombre sulle performance di Asl Lecce: tempi rispettati in tutte le prestazione con il codice di priorità B (Breve da effettuarsi entro 10 giorni), ma solo il 38 per cento delle visite cardiologiche con i codici prioritari D e P sono erogate nei tempi previsti (30 giorni per la D e 120 per la P). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ci vogliono 480 giorni per un controllo oncologico, 526 per un ecodoppler sovra aortico. Le liste d’attesa procedono a lumaca, con tempi insostenibili per chi ha fretta di curarsi. Tanto che nell’ultimo anno ha rinunciato a fare prevenzione il 7% in più degli Italiani. (il Giornale)

, il 18% degli ultra 65enni (in valori assoluti 2,6 milioni di persone) ha dichiarato di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti l’intervista, ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno. (RIFday)

La Asl di Lecce promossa per le visite entro dieci giorni

I dati Iss Nel biennio 2022-2023, il 18% degli ultra 65enni (pari a 2,6 milioni) ha dichiarato di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti all'intervista, ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno. (LaC news24)

Nel biennio 2022-2023, il 18% degli ultra 65enni (pari a 2,6 milioni di persone) ha dichiarato di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti l’intervista, ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno. (Sanità24)

È il dato più alto tra le regioni del nord Italia. Una di queste riguarda la capacità di garantire tempi di accesso adeguati alla classe di priorità. (Cuneodice.it)