Medico di base per chi non ha fissa dimora, ok all’unanimità alla Camera. Sperimentazione in 14 città
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Un medico di base per chi non ha fissa dimora. Ha ottenuto il via libera all’unanimità della Camera con 227 sì la proposta di legge del Pd a prima firma di Marco Furfaro per l’assistenza sanitaria alle persone che vivono per strada. Il testo, che ora passa all’esame del Senato, prevede l’avvio di una sperimentazione, con l’assegnazione di un medico di famiglia, per due anni 2025 e 2026 per quanto riguarda le 14 città metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia) con uno stanziamento complessivo di 2 milioni di euro. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Il provvedimento, nato da una proposta di legge di Sportiello e del collega Furfaro, punta a colmare una grave lacuna nel sistema sanitario italiano: l’impossibilità per chi non ha una residenza di accedere a un medico di base o a un pediatra di libera scelta. (AssoCareNews.it)
Senza fissa dimora, approvata alla Camera la proposta di legge sull’assistenza sanitaria (La Difesa del Popolo)
Con l’approvazione all’unanimità della proposta di legge 433 alla Camera si avvicina anche per i senza dimora la possibilità di poter avere un medico di base. L’iniziativa del deputato Pd Marco Furfaro, infatti, prevede anche per chi non ha una residenza anagrafica di potersi iscrivere alle liste degli assistiti delle Asl. (Vita)
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Quasi 96mila persone, il 62% delle quali italiane. Sarebbero queste le dimensioni della popolazione che in Italia è esclusa dal sistema sanitario nazionale perché senza fissa dimora. (Ohga!)
L’“incantesimo” di concordia parlamentare a favore delle esigenze minime delle persone più fragili è stato rotto nei giorni scorsi dal deputato romano di Fratelli d’Italia che avrebbe voluto destinare le persone senza fissa dimora in “centri rifugio” sorvegliati dalle guardie. (Tiscali Notizie)
La sperimentazione riguarda 14 città metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia). Il testo prevede l’avvio di una sperimentazione: i senzatetto potranno iscriversi nei registri delle Asl per avere per due anni, 2025 e 2026, un medico di famiglia o un pediatra per i minori. (Il Sole 24 ORE)