Killer Klowns from Outer Space: The Game, la recensione del clone che non ti aspetti

Killer Klowns from Outer Space: The Game, la recensione del clone che non ti aspetti

Spesso i giochi nascono con il banalissimo obiettivo di seguire la scia di qualche successo. Non è offensivo dirlo e in fondo è naturale che editori e case di sviluppo si odorino copiandosi a vicenda per cercare di rimanere a galla il più possibile e, magari, prosperare. Dead by Daylight è il gioco che ha reso divertente il nascondino virtuale 4v1, tingendolo di forti tinte horror, ma anche di infiniti ammiccamenti alla cultura social. (Multiplayer.it)

La notizia riportata su altri media

A suo tempo avanzammo alcune perplessità, a fronte tuttavia di una serie di elementi molto convincenti; la recensione che state leggendo pone (per il momento) un punto sulla vicenda, salvo eventuali aggiornamenti futuri che comunque immaginiamo possano modificare solo marginalmente le carte in tavola. (Vgmag.it)

Chi ha paura dei clown? Praticamente tutti, inutile mentire: sin da bambini, non si è mai capito perché questi girovaghi grotteschi e deformemente agghindati dovessero far ridere grandi e piccoli. (Gamesvillage)

Killer Klowns From Outer Space: The Game | Recensione | TGM

Nel corso dell’anteprima di Killer Klowns From Outer Space: The Game, ho provato a volare con la fantasia. Pagliacci e umani, umani e pagliacci. La sottile linea che divide il grottesco dalla realtà è l’humus di Killer Klowns From Outer Space: The Game, multigiocatore asimmetrico in cui bisogna dilettarsi a sopravvivere, a uccidere e a fare del male al prossimo con tanto zucchero filato, una mazza da baseball e all’occorrenza una dose mai esagerata di proiettili. (The Games Machine)