Autonomia differenziata, il dibattito si riaccende
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ROMA — A dieci giorni dalla riapertura del capitolo sull'autonomia differenziata in Cassazione, il dibattito politico si infiamma nuovamente. La Lega, nonostante le difficoltà, insiste nel portare avanti le trattative tra governo e regioni, mentre le macerie del metodo "caterpillar" del ministro Calderoli sembrano paralizzare il processo.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso la sua delusione per la decisione della Corte costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità di sette punti della legge di riforma. Fontana, pur mantenendo un profilo basso, ha sottolineato l'importanza di leggere le motivazioni dei giudici costituzionali per comprendere appieno l'impatto della sentenza.
Nel frattempo, il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha ribadito che la Consulta ha confermato la costituzionalità della legge, affermando che il percorso intrapreso è in linea con la Costituzione. Anche Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, ha espresso il suo disappunto per lo stop all'autonomia differenziata, sottolineando i vantaggi che la Liguria avrebbe potuto ottenere se fosse stata una regione autonoma come il Friuli o la Valle d'Aosta.
La situazione resta complessa e il dibattito politico è destinato a proseguire, con le diverse fazioni che cercano di trovare un equilibrio tra le esigenze delle regioni e le prerogative del Parlamento