Piantedosi spezza i sogni della sinistra: "Presto ripartiranno i trasferimenti in Albania"
"Sulla questione dei centri in Albania per i migranti "hanno pesato le prime decisioni di alcuni magistrati che hanno trovato una prima, importante smentita in una recente pronuncia della Cassazione. Noi confidiamo di aver gettato le basi per il superamento di qualsiasi dubbio con il recente intervento normativo sui cosiddetti 'paesi sicuri'. E su queste basi contiamo di riprendere al più presto i trasferimenti, che in questi giorni non sono necessari perché sta funzionando molto bene l’azione preventiva di contrasto delle partenze dalla Libia e dalla Tunisia". (Liberoquotidiano.it)
Su altre testate
Spetta al governo, e non alla magistratura, stabilire se un migrante proviene da un paese sicuro, e quindi si può rifiutargli l'ingresso in Italia; e un paese può essere considerato sicuro anche se al suo interno alcune categorie di cittadini vengono discriminate. (il Giornale)
34898 , è tornata a pronunciarsi sul tema della procedura di rimpatrio dei migranti, chiamata questa volta in causa dal ricorso del Governo contro le prime mancate convalide dei trattenimenti nei centri di Albania decise dai giudici del tribunale di Roma. (Il Sole 24 ORE)
Il boccone amaro è legato all’ordinanza interlocutoria pubblicata ieri dalla Corte di Cassazione in merito al provvedimento di non convalida del trattenimento di uno straniero proveniente dall’Egitto, trasferito in Albania e poi liberato dal Tribunale di Roma. (Nicola Porro)
L’ordinanza interlocutoria n. Il caso riguarda un cittadino trattenuto in Albania sulla base di un protocollo tra Italia e Albania, e si pone al centro del dibattito giuridico tra normativa nazionale e diritto dell’Unione europea. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)
In attesa della pronuncia della Corte di Giustizia Europea, prevista per il 25 febbraio 2025, il dibattito sulle politiche migratorie italiane resta acceso Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)
La Corte di Cassazione, nel rinviare la decisione alla Corte di giustizia europea, evitando ancora una volta di prendere una decisione nel merito, nell'ordinanza interlocutoria ha ribadito che " spetta, in generale, soltanto al Ministro degli affari esteri e agli altri Ministri che intervengono in sede di concerto " stabilire la definizione dei "Paesi sicuri". (il Giornale)