Naldi dopo il divorzio da Sinner: "Fa male. Sono stato professionale al cento per cento"

Sicuramente Giacomo Naldi, dopo questa vicenda che lo ha portato fuori dal team Sinner e al centro di un circo mediatico, crederà che nella vita esistono la sfortuna e il caso. E lui è stato vittima di entrambe. Naldi ha voluto scegliere un post sul suo account Instagram per salutare Jannik e, momentaneamente, il mondo del tennis. "È proprio vero che esistono due binari della giustizia: quella vera sancita dai Tribunali e quella (purtroppo più efficace) sancita dai media. (La Gazzetta dello Sport)

Su altre testate

Le parole di Enzo Ferrari tornano in mente adesso, a una settimana dalla pubblicazione della sentenza che attribuisce a Jannik Sinner «nessuna colpa o negligenza per le due violazioni delle norme antidoping». (Famiglia Cristiana)

"Da spettatore mi sono sempre chiesto quale fosse l’obiettivo di spettacolarizzare le vicende giudiziarie, se non quello di giudicare, creare o distruggere le persone e la loro reputazione. Oggi che ne sono protagonista, ne ho la conferma!". (Sport Mediaset)

Quest'ultima troppo spesso superficiale e raramente basata sui fatti concreti, che in questo caso, peraltro sono pubblici. "Fa male uscire dal team ma io sono sempre stato professionale al 100 per cento". (Sky Tg24 )

Non dobbiamo dubitare del campione

Hanno detto che è innocente. L'azzurro, numero 1 del mondo, in primavera è risultato positivo al Clostebol ma non è stato squalificato: la positività è stata provocata da una contaminazione. (Adnkronos)

“Non è certo la vigilia ideale per uno Slam, ma so che non ho fatto niente di male. Ho già giocato con questo nella testa e non è andata male. E’ un sollievo essere stato assolto, cercherò di fare il meglio in questo torneo”. (LAPRESSE)

Intere generazioni hanno atteso si materializzasse finalmente l’erede di Adriano Panatta. Noi italiani abbiamo aspettato per oltre mezzo secolo l’apparizione di un fuoriclasse sui campi del tennis. (QUOTIDIANO NAZIONALE)