PROCESSO Femminicidio di Lorena Quaranta: la Cassazione annulla l’ergastolo “Era stressato dal Covid”

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StatoQuotidiano.it INTERNO

La decisione della Cassazione di annullare con rinvio la condanna all’ergastolo per un femminicidio, chiedendo una valutazione delle attenuanti generiche, sta suscitando intense polemiche. I giudici di merito non avrebbero tenuto adeguatamente conto del fatto che l’omicida fosse “stressato” a causa del Covid. La sentenza riguarda l’omicidio di Lorena Quaranta, una giovane studentessa universitaria prossima alla laurea in Medicina e Chirurgia, uccisa dal fidanzato, l’infermiere calabrese Antonio De Pace. (StatoQuotidiano.it)

La notizia riportata su altri media

Lo ha raggiunto, raccogliendo le sue parole, Francesco Triolo Dopo la sentenza della Corte di Cassazione sono aspre le polemiche sulla motivazione. (Messina)

Dopo la decisione "choc" della Corte di Cassazione, sabato a Furci si terrà una manifestazione di sensibilizzazione organizzata dal Centro "Al tuo fianco" e dal Comune (Tempo Stretto)

Un omicidio subito due volte. (Secolo d'Italia)

Il femminicidio di Lorena, il processo si rifarà a Reggio: per il papà della ragazza l'omicida «non era stressato, usciva ogni sera»

Femminicidio, donne Dem: "Sconcerto per la decisione della Corte di Cassazione" "Antonio De Pace era stato condannato all'ergastolo per femminicidio, ora annullato, perché non state tenute in conto le attenuanti generiche, in particolare lo stress causato dalla pandemia. (Termoli Online)

Lui nei primi interrogatori dirà che l’ha fatto perché lei gi aveva attaccato il covid, cosa per altro non vera. Il 30 marzo 2020 Antonio De Pace, iscritto al primo anno di odontoiatria, uccide strangolandola a mani nude la fidanzata Lorena Quaranta, 27 anni, laureanda in medicina. (il manifesto)

È questo il motivo per il quale la Corte di Cassazione, dopo avere disposto l’annullamento con rinvio della sentenza emessa dai giudici di secondo grado della città peloritana, ha disposto che il nuovo processo per l’omicidio di Lorena Quaranta, la ragazza di Favara uccisa nel 2020 a Furci Siculo dal compagno, l’infermiere Antonio De Pace, venga celebrato davanti alla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria. (Giornale di Sicilia)