Dai probiotici agli zaini antismog: quando la ricerca si fa a scuola (e viene premiata)

Sognano di diventare medici, ingegneri, piloti d’aereo. E nel frattempo dedicano il loro tempo libero di diciottenni ai laboratori e agli studi di fisica, alla frequentazione per due settimane di un reparto di Chirurgia per studiare l’uso dei probiotici, alla progettazione di zaini per monitorare la qualità dell’aria. Sono i ragazzi e la ragazze che, alla Scala, sono saliti sul palco e hanno rice… (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Direttore scientifico dell'Istituto Clinico Humanitas, presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca, docente alla Queen Mary University of London è considerato uno dei più influenti scienziati italiani del suo campo . (il Giornale)

Alberto Mantovani ha ricevuto il premio internazionale 'Lombardia è ricerca', il 'Nobel' lombardo. L'immunologo - e presidente di Fondazione Humanitas per la ricerca - è stato premiato durante la cerimonia che si è tenuta al Teatro alla Scala di Milano dal presidente della Regione, Attilio Fontana, e dall'assessore regionale all'Università, Alessandro Fermi. (MilanoToday.it)

Fontana (Lombardia): "In Italia è difficile fare ricerca. In Lombardia un po' meno" 09 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Alberto Mantovani vince il 'Nobel' lombardo

È l’istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo il secondo classificato della sezione destinata alle scuole del ‘Premio Lombardia è ricerca’, un concorso che ormai fa parte dei suoi eventi collaterali. La classe si è aggiudicata 8.000 euro, mentre all’istituto andranno 5.000 euro. (Valseriana News)

L’immunologo lombardo Alberto Mantovani ha ricevuto il Premio internazionale «Lombardia è Ricerca» 2024 per le sue scoperte innovative sul ruolo dell’immunità innata e dell’infiammazione nel cancro. (Mitomorrow)

Sul palco della Scala l’immunologo Alberto Mantovani, tenendo fra le mani il premio «Lombardia è Ricerca» appena ricevuto, dedica un pensiero al grande oncologo a cui è intitolata la giornata. Solo uno dei tanti «grazie» che spende, citando anche «i tecnici, gli infermieri», figure fondamentali troppo spesso dimenticate «che per me sono stati dei maestri» e la squadra di collaboratori che lo affianca. (Corriere Milano)