Comunicare la speranza

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San Francesco Patrono d'Italia INTERNO

Religione Comunicare la speranza L'Anno Santo dedicato al tema della Speranza ha visto svolgersi il primo grande appuntamento del calendario dedicato ad un "mondo vitale", come lo ha definito papa Francesco, quello della comunicazione. Sono stati molteplici e forti gli inviti lanciati dal Santo Padre tra il 24 ed il 26 gennaio, prima con la pubblicazione del messaggio per la 59a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, poi durante l'incontro con i partecipanti provenienti da 138 paesi diversi in Aula Paolo VI, e infine con la messa presieduta nella Basilica di San Pietro nella Domenica della Parola di Dio (San Francesco Patrono d'Italia)

La notizia riportata su altri media

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Papa Francesco ai comunicatori: “Lavoro sinfonico tra tutti” (TV2000)

“Stiamo vivendo un’epoca straordinariamente umana e al contempo profondamente disumana. (korazym.org)

Confessioni in San Giovanni in Laterano durante la liturgia penitenziale per il Giubileo della Comunicazione - Agenzia Romano Siciliani (Avvenire)

Serve anzitutto un serio esame di coscienza per la nostra categoria, i giornalisti, e per ciascuno di noi. (Corriere della Sera)

Il vostro lavoro è un lavoro che costruisce: costruisce la società, costruisce la Chiesa, fa andare avanti tutti, a patto che sia vero. Davanti ai rappresentanti del mondo della comunicazione, convocati a Roma sabato 25 gennaio per il primo grande evento giubilare, papa Francesco rinuncia al discorso ufficiale (“A quest’ora – scherza – con lo stomaco che incomincia a muoversi, leggere nove pagine sarebbe una tortura. (UnserTirol24)

Dal pericolo della pornografia, accessibile in rete fin dalla tenerissima età, alla necessità di conoscere come funzionano le piattaforme su cui girano i social; dalla consapevolezza di cosa facciamo realmente quando amo dei contenuti sui social ai “famigerati” algoritmi, impostati da programmatori dipendenti dalle multinazionali miliardarie che gestiscono il traffico e ne regolano i contenuti per renderci, con la loro profilazione, un prodotto, una merce da vendere a chi veicola in modo mirato la pubblicità online. (Famiglia Cristiana)