Morto al San Paolo Raffaele Ganci fedelissimo del capo dei capi Riina

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IL GIORNO INTERNO

Fu arrestato il 10 giugno 1993 a Terrasini, dopo cinque anni di latitanza

Ganci come Riina era al 41-bis, a scontare diversi ergastoli.

È stato a lungo uno dei fedelissimi di Salvatore Riina, che una volta disse: "Ho la Noce nel cuore".

Tre anni dopo, nel 1982, Ganci divenne il capo del mandamento della Noce dopo l’assassinio del predecessore Salvatore Scaglione, attirato in un agguato da Michele Greco in una villetta di San Giuseppe Jato e ucciso da Riina e Giovanni Brusca (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altre testate

I figli di Ganci, Calogero e Nunzio, fecero parte del commando che uccise i due giudici A cura di Ilaria Quattrone. (Fanpage.it)

Aveva 90 anni ed era ricoverato all'ospedale San Paolo, nel reparto detenuti. E' morto ieri a Milano il boss Raffaele Ganci, capomafia della cosca della Noce, ritenuto un fedelissimo di Totò Riina. (PalermoToday)

Fra gli omicidi di cui era considerato responsabile, anche quello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso a bordo di una Autobianchi A112 in via Carini, a Palermo, il 3 settembre 1982, assieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro, e all’agente di scorta Domenico Russo. (Zoom24.it)

E' morto ieri a Milano il boss Raffaele Ganci, capomafia della cosca del quartiere palermitano della Noce, ritenuto un fedelissimo di Totò Riina. Ganci aveva 90 anni ed era ricoverato all'ospedale San Paolo, nel reparto detenuti. (Today.it)

Tra i killer del commando che uccise il generale c'era anche Calogero Ganci, figlio di Raffaele Il 10 giugno 1993, Raffaele Ganci fu arrestato a Terrasini dopo 5 anni di latitanza, insieme ai sui figli Nunzio e Calogero Ganci e a suo genero Francesco Paolo Anzelmo. (MilanoToday.it)

Condannato a una serie di ergastoli, don Raffaele ha scontato il carcere col regime duro previsto dall'articolo 41 bis dell'ordinamento penitenziario. Non un boss qualunque: il fedelissimo del capo dei capi di Cosa Nostra, Totò Riina. (La Stampa)