Incidenti stradali, quali sono le regioni e province italiane con la mortalità più alta?

14/10/2024 INTERNO

Introduzione Secondo i dati Aci-Istat, nel 2023 sulle strade italiane si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni a persone che hanno provocato 3.039 decessi e 224.634 feriti. In pratica una media giornaliera di 456 incidenti, 8,3 morti e 615 feriti. Rispetto all’anno prima si tratta di un lieve calo dei morti. A Padova (-26 morti) e Novara (-23), si registra la diminuzione più significativa - in valori assoluti - del numero delle vittime sulle strade. (Sky Tg24 )

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In media, rispettivamente, 456 incidenti, 8,3 morti e 615 feriti ogni giorno. Le statistiche provinciali - elaborate da Aci e Istat –mostrano, nel 2023, un lieve miglioramento nel numero delle vittime. (quotidianodipuglia.it)

"In 13 province, l’indice di mortalità (morti per 100 incidenti) è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (1,82). Le situazioni più critiche si registrano nella nostra isola, in particolare a Nuoro (6,25) e in Sud Sardegna (6,14). (YouTG.net)

É la Calabria la regione in cui, nel corso del 2023, si è registrato l’incremento maggiore di vittime in incidenti stradali in Italia. Le persone decedute, infatti, sono state complessivamente 109, rispetto alle 74 del 2022. (StrettoWeb)

Roma – Riceviamo e pubblichiamo – “Nel 2023, è il Lazio la regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+51). È questo il dato più allarmante per il nostro territorio, che emerge dall’ultimo rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali in Italia nel 2023. (Tuscia Web)

Sono 485 i pedoni deceduti (stesso numero dell'anno precedente) 212 ciclisti (+3,4%), di cui 12 su bici elettrica (-40%), e 21 conducenti di monopattino (+31,3%). “Il report realizzato da Aci-Istat scatta una fotografia poco confortante sugli incidenti stradali nel 2023. (Il Giornale d'Italia)

La provincia di Bologna è quella dove si muore di più: ci sono stati 77 morti (7,56 ogni 100mila abitanti) con una differenza molto netta fra il capoluogo (22 morti, 5,37 ogni 100mila abitanti) e il resto della provincia dove il dato dell'incidenza sale a 8,91. (La Repubblica)