Alex Marangon, lo sciamano e il compagno l'hanno seguito prima della scomparsa

Altri dettagli:
Morti sul lavoro

«Alex era seduto vicino alla porta della cappella, sembrava tranquillo. Ad un certo punto ha iniziato a parlare da solo ed è uscito. A seguirlo lo sciamano Jhonni Daniel Benavides Alvarez e il suo compagno medico». Il racconto degli ultimi minuti prima della scomparsa di Alex Marangon può fornire un dettaglio chiave per risolvere il giallo del suo omicidio. Perché ad inseguirlo durante la probabile crisi seguita all’assunzione dell’ayahuasca e del veleno di rana per l’asma, secondo le prime ricostruzioni, erano stati gli organizzatori del rito. (Open)

Se ne è parlato anche su altre testate

Non quelle naturali. «Lesioni compatibili con un oggetto contundente» è l’ipotesi su cui si concentra la procura per la morte di Alex Marangon, ritenendo flebile l’ipotesi di una caduta da almeno dieci metri, che avrebbe potuto causare lesioni. (La Tribuna di Treviso)

«Per me l’ayahuasca è una pianta maestra che ci dà l’opportunità di entrare in un campo informazionale per la nostra crescita personale. Nella mia forma di sentire questa medicina ha la capacità di unire tutte le arti della vita e ci insegna l’arte del buon vivere». (Corriere della Sera)

Nel servizio dell'inviato Tg1 è stato mostrato l'ultimo messaggio inviato da Alex ai genitori, poche ore prima della morte, mentre scherzava con la madre. "Hanno paura di parlare però a questo punto si mettano una mano sul cuore, dicano qualcosa, non può finire così". (Tiscali Notizie)

La morte di Alex Marangon nel racconto di un amico: "Era preoccupato per il rito", gli ultimi aggiornamenti

Ad un certo punto ha iniziato a parlare da solo ed è uscito. A seguirlo lo sciamano Jhonni Daniel Benavides Alvarez, noto nel mondo della medicina musicale, e il suo compagno medico». (Corriere della Sera)

Cinque ragazzi sotto torchio per fare chiarezza sull’omicidio di Alex Marangon, il 25enne veneziano massacrato di botte durante un raduno sciamanico nell’abbazia di Vidor (Treviso) e poi gettato nel Piave. (ilgazzettino.it)

Dopo la ricostruzione del procuratore di Treviso, secondo la quale il 25enne sarebbe stato picchiato prima di morire nelle acque del Piave, spunta la rivelazione di un amico. Una rivelazione, questa, che aggiungerebbe un tassello al mistero della morte del barman. (Virgilio Notizie)