Disparità salariali in Italia, al Nord stipendi e tredicesime più alte rispetto al Sud
Le disparità salariali tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e del Sud Italia sono estremamente evidenti. Mentre nel Nord lo stipendio medio lordo mensile si aggira intorno ai 2.000 euro, nel Sud non supera i 1.350 euro. In termini relativi, ciò si traduce in un divario di quasi il 50% a favore dei lavoratori settentrionali, equivalente a circa 8.450 euro lordi annui in più. Questa differenza si riflette anche sulla tredicesima mensilità, pagata in questo mese di dicembre. (QuiFinanza)
Ne parlano anche altri giornali
La tredicesima 2024 è più bassa per i lavoratori privati del Sud. Le cifre più alte si registrano a Milano, le più basse a Vibo Valentia. Cosa cambia rispetto alla busta paga dei lavoratori del Nord? E' il Centro studi della Cgia di Mestre ad accendere i riflettori sulla doppia velocità che, ovviamente, non riguarda dipendenti pubblici e pensionati, docenti e statali. (Adnkronos)
Senza l’americana Sparkle Taylor, fermata da un forte attacco influenzale, le Woman lottano per un tempo prima di cedere nettamente a Campobasso, che accelera nella seconda metà di gara e con la zona 3-2 match-up chiude il confronto 50-79. (SARdies.it)
Dati provinciali: Bari, BAT, Lecce e Taranto Le disuguaglianze retributive tra Nord e Sud continuano a essere marcate, con differenze di quasi il 50% tra le retribuzioni medie dei lavoratori dipendenti del settore privato. (Taranto Buonasera)
Per questo mese d… ROMA – Le differenze retributive tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e i colleghi del Sud sono evidentissime: se i primi percepiscono una busta paga di circa 2mila euro lordi al mese, quella dei secondi, invece, sfiora i 1.350. (la Repubblica)
Lecco non è tuttavia fra le province in cui gli stipendi crescono di più, visto che col +2,8% (rispetto al 2022) è sotto la media nazionale (3,5%) e regionale della Lombardia (+3,3%). (La Provincia Unica TV)
Questo significa che, su base annua, i lavoratori vicentini portano a casa oltre 4.420 euro in più, un divario pari al 21%. Secondo un'analisi della CGIA, gli occupati berici incassano mediamente 1.973 euro lordi al mese, ben 340 euro in più rispetto ai loro colleghi polesani, che si fermano a 1.633 euro. (ilgazzettino.it)