No al ddl Sicurezza, tutto il mondo ne parla

L’Italia è al centro di un acceso dibattito politico e sociale a causa del ddl Sicurezza promosso dal governo di destra guidato da Giorgia Meloni. Le reazioni non si sono fatte attendere, con manifestazioni di protesta diffuse su tutto il territorio nazionale, e con il presidio tenutosi a Roma ieri, sollevando preoccupazioni riguardo alla direzione autoritaria che il Paese potrebbe intraprendere. La notizia è stata ripresa anche all’estero, in particolare dal Guardian. (Collettiva.it)

Su altri media

All’improvviso si sono aperti gli sportelli di un vecchio armadio a due ante dal quale sono usciti soggetti simili a zombie avvolti da una discreta quantità di muffa, segno evidente della lunga permanenza nel mobile. (L'Opinione delle Libertà)

«Dissentire è un diritto, manganellare è un reato». (La Stampa)

Solo il dissenso permette la diversità delle posizioni e delle idee, solo il dissenso mette al vaglio la verità e la giustizia, solo il dissenso è alla base del pensiero. Al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (Il Fatto Quotidiano)

Venti nuovi reati, altre aggravanti, pene più severe. Il ddl Sicurezza – su cui ieri hanno manifestato in tanti dopo l’appello della Cgil – è una raffica di norme che allunga ancor di più il codice penale. (La Stampa)

E accanto alla protesta, affiancano anche il tema, sentito da… “Diritto a restare”, “Diritto a manifestare”, “Il dissenso non si reprime”. (La Repubblica)

Sacrosanta la protesta, giusto il referendum abrogativo (li sto firmando tutti, mi sento un epigono di Pannella: vediamo però di non esagerare altrimenti facciamo la fine di Pannella con i referendum alla carlona, capite cosa voglio dire). (La Gazzetta del Mezzogiorno)