Usa, inflazione frena come da attese al 2,5% annuo ad agosto

Roma, 11 set. – Calmieramento in linea con le attese per l’inflazione negli Stati Uniti: ad agosto i prezzi hanno segnato un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e il tasso di crescita su base annua si è smorzato al 2,5%, secondo la stima preliminare diffusi dal governo (U.S. Bureau of Labor Statistics).A luglio l’inflazione Usa aveva segnato una risalita al 2,9%, con un aumento dei prezzi rispetto al mese precedente pari allo 0,2%. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altri media

I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati leggermente ad agosto, ma l'inflazione di base ha mostrato segni di persistenza, il che potrebbe indurre la Fed a non procedere con un taglio di mezzo punto percentuale la prossima settimana. (Websim)

– L’economia moderna fortemente globalizzata è soggetta a fenomeni secondo i quali l’aumento del prezzo di un dato bene può avere ripercussioni molto ampie, sia a livello specifico che generale. È il caso ad esempio del petrolio, il cui aumento di prezzo comporta la crescita del costo dei beni energetici e del tasso di inlrazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Giappone, in calo fiducia settore manifattura a settembre. La debolezza della domanda cinese, il momento delicato del settore auto e l’inflazione sono le tre preoccupazioni principali per il settore manifattura giapponese. (Ekonomia.it)

Inflazione USA, Payden & Rygel: ancora sticky, ma restiamo ottimisti

Il dollaro è rimasto stabile nelle prime contrattazioni, mentre lo yen si è allontanato dai massimi di un mese. Gli investitori si preparano ai dati sull'inflazione statunitense e rivalutano le aspettative di un ampio taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a partire dalla prossima settimana. (Milano Finanza)

Un piccolo aumento dell'IPC ad agosto vede il taglio di 25 punti base la prossima settimanaI prezzi al consumo degli Stati Uniti sono aumentati marginalmente nel mese di agosto, ma l'inflazione sottostante ha mostrato un po' di vischiosità, che potrebbe scoraggiare la Federal Reserve... (Marketscreener IT)

"L'inflazione USA si conferma sticky, dopo che la lettura pubblicata oggi ha evidenziato un aumento del +0,3% del dato core, rispetto al +0,2% delle attese. Il tasso di disoccupazione dovrebbe, invece, chiudere l'anno intorno al 4%, con un lieve aumento intorno alla metà del 2025. (LA STAMPA Finanza)