Guerra in Ucraina, Malinovski: "Piango per il mio popolo, è un crimine contro l'umanità"

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Tra questi anche Ruslan Malinovski, centrocampista offensivo dell’Atalanta impegnato questa sera nella partita di ritorno dei playoff di Europa League per accedere agli ottavi contro l’Olympiacos.

Questo è un crimine contro tutta l’umanità, bisogna fermare questo orrore”

Le notizie che arrivano dalla Russia non dicono la verità: stanno affermando che stanno proteggendo l’oriente da noi ucraini, ma in realtà ci stanno attaccando!

Piango e preso per la mia Ucraina, per il nostro popolo e per la mia casa. (Sky Sport)

Ne parlano anche altre fonti

A stupire è l’ubicazione del piccolo scalo civile, molto distante dal Donbass, in un’area che si pensava lontana dalle tensioni Un filmato, ripreso all’aeroporto di Ivano-Frankivsk, mostra un missile russo che si abbatte sulla pista provocando una vistosa esplosione. (Il Fatto Quotidiano)

E ancora, parlando in russo: “Adesso ci troviamo sui lati opposti di questa guerra, la Russia è dalla parte del male. Secondo la presidenza ucraina sarebbero stati uccisi “più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili”. (Il Primato Nazionale)

Nella notte il presidente Vladimir Putin ha ordinato l’attacco: i missili hanno colpito alcuni punti strategici dell’Ucraina. In queste immagini, si vede la distruzione dell’aeroporto kulbalino a Nicolaiev. (Corriere TV)

''Noi italiani siamo bloccati, non ci hanno dato alcun canale preferenziale e nessun aiuto per lasciare l'Ucraina'', si lamenta E' una ''situazione terribile'' quella che descrive Roberto Marcuccio, originario di Ravenna e in Ucraina da quattro anni, dove vive con la moglie e il figlio. (Adnkronos)

Il giocatore della Nazionale ucraina, su Instagram, ha ri-pubblicato una storia della moglie, Roksana Malinovska. Questo è un crimine contro tutta l’umanità, come si può fermare questo orrore », si legge sul profilo social del giocatore dell’Atalanta (L'Eco di Bergamo)

Per la Russia si tratta quindi di completare la conquista di queste aree, anche probabilmente attraverso un'estensione ad altre zone di confine. "Questo, se ci pensiamo un attimo, rientra negli schemi attuati in tutti i conflitti degli ultimi decenni", afferma Gaiani (RSI.ch Informazione)