Il Piemonte è la regione del nord in cui più persone rinunciano a curarsi
Nel 2023 a causa delle liste d’attesa sempre più lunghe e delle difficoltà economiche quasi il 9% dei piemontesi ha rinunciato a curarsi. È il dato più alto tra le regioni del nord Italia. Il Rapporto civico sulla salute presentato dall’associazione Cittadinanzattiva questa settimana ha evidenziato che il sistema sanitario del Piemonte sta attraversando alcune criticità. Una di queste riguarda la capacità di garantire tempi di accesso adeguati alla classe di priorità. (Cuneodice.it)
La notizia riportata su altri media
Secondo i dati raccolti nel 2023, il sistema sanitario continua a non rispondere tempestivamente alle necessità dei pazienti. Tempi d’attesa record per visite e interventi medici (Qui Salute)
Ben sei italiani su dieci pensano che il Servizio sanitario nazionale (Ssn) non sia più sufficiente a soddisfare i loro bisogni di salute e assistenza: il dato - in aumento rispetto a un anno fa - apre un'indagine di Unisalute, in collaborazione Nomisma. (Avvenire)
Gli italiani sono sempre più preoccupati dalla crisi in cui versa la sanità pubblica, con la maggioranza di essi che non la ritiene più in grado di rispondere, da sola, a tutti i loro bisogni in fatto di salute. (Insurzine)
Liste d'attesa : una sfida per il sistema sanitario e una priorità per i pazienti. La Clinica Di Lorenzo , guidata dalla direttrice Lucia Di Lorenzo , si propone di sensibilizzare ed educare i cittadini su un tema cruciale che coinvolge migliaia di persone ogni giorno. (MarsicaLive)
Non prevengono, non si curano e tirano fino al giorno in cui hanno bisogno di ricoveri d’urgenza e ambulanze a sirene spiegate. “La visita costa troppo, magari prenoto tra qualche mese”. (il Giornale)
In Sardegna il 13,7% della popolazione rinuncia a visite o accertamenti per problemi economici, per le liste di attesa interminabili o per difficoltà di accesso. La regione è la maglia nera in Italia, secondo i dati pubblicati nel Rapporto civico sulla salute di Cittadinanzattiva, presentato a Roma alla presenza del ministro Orazio Schillaci. (LinkOristano)