Rimini, è morto il semiologo Paolo Fabbri
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Direttore dal 2013 del Centro internazionale di Scienze Semiotiche dell’Università di Urbino di cui curava le pubblicazioni.
In nome dell'antica amicizia e stima, Umberto Eco trasformò Paolo Fabbri, in un personaggio de 'Il nome della rosa', nelle vesti di 'Paolo da Rimini', bibliotecario ed. erudito soprannominato abbas agraphicus.
Rimini, 2 giugno 2020 - E’ morto Paolo Fabbri.
Paolo Fabbri ha rappresentato uno degli esponenti più importanti del panorama culturale italiano e della nostra terra. (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri media
Ai suoi cari le più sentite condoglianze, mie personali e di tutta la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, così come esprimiamo vicinanza all’Università di Bologna e alla città di Rimini”. (RiminiToday)
Molti dicevano che era lui la vera intelligenza teorica della semiotica italiana. Intendeva ricerca semiologica, il suo cavallo di battaglia, praticata come impegno, scommessa nel «dire qualcosa di sensato sul senso». (Corriere della Sera)
La semiotica e l'intero mondo della cultura perdono oggi una delle intelligenze più vivaci, brillanti e inarrestabili. Ha diretto numerose collane editoriali; tra i suoi libri ricordiamo La svolta semiotica (Laterza), L'Efficacia semiotica (Mimesis, 2017); Vedere ad arte. (la Repubblica)
Inoltre, dirige la rivista: La ricerca semiotica, Quaderni del Centro Internazionale di Studi Interculturali di Semiotica e Morfologia (CISISM), Università di Urbino. Si è spento all'età di 81 anni il celebre semiologo riminese Paolo Fabbri, docente dell'Alma Mater e allievo di Umberto Eco, fratello di Gianni patron del Paradiso. (RiminiToday)
La conclusione irreversibile d’una esistenza singolare e la interruzione di un progetto di vita che spetta eventualmente ad altri proseguire”. La memoria si squarcia, non appena la notizia di una morte come quella del semiologo Paolo Fabbri si diffonde. (L'HuffPost)
Studioso molto apprezzato e amato dagli studenti, era molto amico di Umberto eco ed è unanimemente considerato uno dei pionieri della semiotica. Ha insegnato parecchio anche all'estero, ottenendo sempre attestati di stima e ringraziamenti sia da parte delle strutture universitarie che degli studenti che hanno avuto l'opportunità di formarsi con lui. (Corriere di Siena)