Cos'è la missione Unifil dell'Onu in Libano, quanti sono i soldati italiani e qual è l'obiettivo
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La tensione crescente in Medio Oriente ha riportato l’attenzione sulla missione Unifil dell’Onu in Libano, che vede coinvolti i soldati italiani. Mercoledì 9 ottobre l’esercito israeliano ha sparato contro le telecamere di sorveglianza di due basi che ospitano soldati italiani. Il giorno successivo due caschi blu indonesiani sono rimasti lievemente feriti a causa di colpi sparati dell’Idf contro il quartier generale Unifil a Naqura (Virgilio Notizie)
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Nella riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di affrontare con urgenza le "condizioni catastrofiche" tra i civili palestinesi nella Striscia di Gaza assediata e smettere di "intensificare la sofferenza" limitando la consegna degli aiuti. (la Repubblica)
Secondo le fonti locali, un drone israeliano avrebbe ripetutamente sorvolato la base, prendendo di mira l'ingresso del bunker dove sono rifugiati i soldati italiani. (Il Giornale d'Italia)
"Italia e Nazioni Unite non possono prendere ordini da Israele". "Non si tratta di un errore o un incidente" e non può essere una giustificazione il fatto che Israele avesse chiesto di evacuare le basi, ha aggiunto il ministro, "vogliamo capire perché è successo quello che è successo". (Liberoquotidiano.it)
Sembra inoltre che Israele abbia colpito anche gli avamposti italiani. Le forze israeliane hanno colpito tre basi delle forze Unifil nel sud del Libano, ferendo due persone. (La Provincia di Cremona e Crema)
Un incontro urgente con l’ambasciatore israeliano, un’altrettanto rapida conferenza stampa per spiegare ai cittadini cosa sta succedendo alle truppe italiane stanziate in Libano, nell’ambito della missione Unifil (Open)
In particolare sono state prese di mira le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura. Nessun militare italiano, degli oltre mille, è rimasto ferito. (SardiniaPost)