Afghanistan, la testimonianza di una donna scappata da Herat: “Sono spaventata, i talebani mi cercano"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Secondo l'ultimo resoconto diffuso dal ministero della Difesa, sarebbero più di 3mila le persone già evacuate da Kabul e arrivate in Italia
R., una donna scappata dall'Afghanistan, nello specifico da Herat dove lavorava come medico.
Come lei altre migliaia di persone cercano di scappare dall'Afghanistan spinte dal terrore dell'incognita di un futuro sotto il regime della Sharia.
TgCom24 Afghanistan, la testimonianza di una donna scappata da Herat: “Sono spaventata, i talebani mi cercano". (Notizie - MSN Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
“Fino a un mese fa ero la responsabile del centro, mi occupavo delle mammografie e dei tumori al seno", racconta infatti a La Stampa una delle dottoresse, "Ora non c’è più nessuno che lo faccia. Lì, grazie alla Fondazione Veronesi, siamo stati messi su un aereo militare e siamo arrivati in Italia" (Yahoo Finanza)
Fortunatamente sono state tutte evacuate dal Paese e messe in salvo con le loro famiglie, ma oggi ad Herat non c'è più nessuno che si occupi di tumori al seno. Sono tutte donne afghane". (Yahoo Finanza)
La dottoressa da pochi giorni ha trovato rifugio in Italia con la sua famiglia. di Francesco Lommi. “Mi rivolgo alla comunità internazionale e alla politica, chiedendo loro di non dimenticare e abbandonare il nostro paese, l’Afghanistan, e di intervenire”. (Luce)
Resta una grande angoscia per tutte coloro che sono rimaste a Herat e nel Paese e che non potranno più accedere al centro e alle cure mediche E fino a pochi giorni fa nella struttura lavoravano due medici, due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio. (Io Donna)
You may be able to find more information about this and similar content at piano.io Ancora una volta a patire le conseguenze sono le donne: al centro accedevano gratuitamente circa mille donne l’anno e dal 2013, anno in cui è stato istituito, sono state esaminate circa 9.300 pazienti. (Elle)
I talebani, infatti, sono entrati in possesso dei database dell’NDS, l’intelligence afghana, in cui sono custodite le informazioni su chiunque Questo antico proverbio, che ha caratterizzato da sempre la cultura e la mentalità in Afghanistan, oggi non vale più per la popolazione in fuga dai talebani. (Difesa e Sicurezza)