Autonomia differenziata, le parole di Zaia al termine dell'incontro con il ministro Calderoli

Autonomia differenziata, le parole di Zaia al termine dell'incontro con il ministro Calderoli Il governatore del Veneto è apparso soddisfatto al termine dell'incontro convocato con gli altri rappresentati delle Regioni al Ministero degli Affari regionali e della Autonomie. 04:26 (Il Mattino di Padova)

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Roma. Questa mattina il Presidente facente funzioni della Regione Liguria Alessandro Piana si è recato a Roma, presso il Ministero degli Affari Regionali e le Autonomie, per partecipare alla prima riunione sull’autonomia differenziata delle Regioni, convocata dal Ministro Roberto Calderoli. (Riviera24)

Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Autonomia Enrico Bussalino hanno partecipato a Roma alla riunione convocata dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli sull'avvio delle interlocuzioni per il trasferimento delle funzioni relative alle materie che non sono vincolate alla definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep). (Regione Piemonte)

La Corte Costituzionale ha fissato le date per i ricorsi presentati dalle Regioni contro la legge Calderoli, in merito all’Autonomia differenziata: ecco un approfondimento di Fabio Ascenzi. (lentepubblica.it)

Zaia: «Per l'Autonomia una svolta decisiva, nessuna fuga in avanti. Ora chiedo fiducia»

Autonomia, Zaia: “Stiamo rispettando la costituzione, non c’è nessuno scontro con Forza Italia” 03 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

PIEMONTE – Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale all’autonomia Enrico Bussalino hanno partecipato questa mattina a Roma alla riunione convocata dal ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli sull’autonomia differenziata e sull’avvio delle interlocuzioni per il trasferimento delle funzioni relative alle materie che non sono vincolate alla definizione dei Lep. (Radio Gold)

«Chiedo un atto di fiducia perché il nostro Paese, che è il più bello del mondo, si merita di più di un centralismo che ha prodotto diseguaglianze e 3 mila miliardi di debito pubblico». (Corriere della Sera)