Missili a lungo raggio, una vera svolta per Kiev?
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Anche l’impiego di ATACMS, SCALP-Storm Shadow o dei tedeschi Taurus non sortirà grandi cambiamenti, poiché, come sottolienato sempre dagli analisti più accorti, nel contesto di una guerra di attrito la conduzione di una campagna di successo dipende da molti più fattori che non dall’utilizzo di una sola specifica arma, senza contare la capacità di adattamento dell’avversario, come ha dimostrato nello specifico la Russia reagendo all’utilizzo dei lanciarazzi multipli HIMARS, che secondo molti commentatori e le speranze ucraine avrebbe dovuto già cambiare le sorti durante la controffensiva ucraina nell’estate del 2023, poi finita nel nulla. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Su altri media
(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Sono ore caldissime per il conflitto tra Russia e Ucraina. Questa decisione segna una svolta significativa nella strategia americana ed è vista come una risposta al coinvolgimento crescente di truppe nordcoreane a sostegno delle forze russe. (Radio Radio)
Probabilmente, scrivono i principali media americani, saranno impiegati contro le truppe russe e nordcoreane per supportare le forze ucraine nella regione di Kursk, nella Russia occidentale. Dall’amministrazione Biden è arrivato il via libera all’Ucraina a utilizzare i missili balistici forniti dagli Usa per attaccare la Russia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«A causa del massiccio attacco da parte della Federazione Russa, aerei alleati hanno iniziato a operare nel nostro spazio aereo» hanno scritto su X le forze armate polacche, appartenenti al comando operativo distaccato Nato. (Corriere della Sera)
Biden in visita a Kyiv. Foto: dominio pubblico, via X @POTUS (The Submarine)
Il presidente in carica, Joe Biden, concede il via libera alle forze ucraine a utilizzare i missili a lunga gittata statunitensi anche per colpire il territorio russo. I missili di fabbricazione Usa a lungo raggio del sistema Atacms, secondo il New York Times, verranno usati inizialmente contro le forze russe e nordcoreane impiegate a difesa della regione di Kursk, nella Russia occidentale. (Italia Oggi)