Bonus 100 euro: a chi spetta e come richiederlo

I soldi rientreranno nella busta paga di gennaio 2025. Sono diversi i criteri da rispettare per accedervi Annunciato in occasione della scorsa Festa dei Lavoratori, il bonus 100 euro rientra in un pacchetto di norme che il Governo ha deciso di destinare al mondo delle imprese, anche per incentivare le assunzioni. Il bonus 100 euro non riguarda però il 2024: sarà infatti erogato a partire da gennaio 2025 e non interesserà tutte le categorie di lavoratori. (StartupItalia)

La notizia riportata su altri giornali

Guardiamo alla proposta così come è stata annunciata con largo anticipo. Sarà il lavoratore a richiederlo (non sarà automatico), sarà solo per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro (con esclusione della pensione), coloro che guadagnano meno di 8.500 euro saranno esclusi in quanto incapienti (il reddito deve essere superiore alle detrazioni spettanti), il lavoratore dovrà avere il coniuge e almeno un figlio a carico (quindi famiglie mono reddito), il bonus sarà tassato al 23%. (L'HuffPost)

Con un provvedimento portato all’approvazione in Consiglio dei Ministri il 29 aprile 2024 ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Governo ha inteso introdurre nel nostro ordinamento alcuni benefici finalizzati a favorire l’occupazione stabile. (Generazione Vincente)

L’articolo 4 dello schema di decreto legislativo, approvato il 30 aprile dal Consiglio dei ministri in attuazione della delega fiscale, ha previsto il riconoscimento di un’indennità una tantum di 100 euro da erogare in favore dei lavoratori dipendenti titolari di redditi complessivi fino a 28. (Fiscal Focus)

I quattro incentivi per le assunzioni hanno l’obiettivo di sostenere l’inclusione nel mercato del lavoro, accelerando lo sviluppo occupazionale nel territorio nazionale attraverso la concessione di una decontribuzione totale per chi assume particolari categorie di lavoratori. (LavoroSi)

I 100 euro del «bonus Befana» saranno in realtà 77. A dirlo è il viceministro dell’Economia Maurizio Leo. Intercettato nei corridoi della Camera, il numero due del Mef spiega: «Si applica il 23% delle tasse, quindi saranno circa 77 euro, ma se il contribuente ha qualche detrazione o deduzione, siamo più o meno attorno a 80 euro». (Milano Finanza)

Ministro del Lavoro Marina Calderone, facciamo il punto sulle misure varate per il lavoro. Sono fondi gestiti dal Ministero del lavoro, frutto di scelte importanti, coerenti con la strategia che ho adottato fin dall’inizio e che sta dando risultati. (ilmattino.it)