Bonus sicurezza 2023: come funziona e come richiederlo
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Il governo Meloni ha introdotto il bonus sicurezza che permette di vivere sicuramente più tranquilli grazie a un contributo economico apposito. Scopriamo come richiederlo e quando spetta. Questo incentivo è stato creato appositamente dal nuovo governo, sfruttando una modalità già nota a tutti coloro che hanno utilizzato nel tempo bonus per la casa. L’obiettivo è garantire un’agevolazione per coloro che vogliono sostenere delle spese che rientrano in ambito sicurezza domestica. (PontileNews)
Ne parlano anche altri giornali
Una casa più sicura e a prova di ladro con uno sconto? Si può nel 2023 grazie a un bonus che ti da allarme e antifurto gratis. Prende il nome di bonus sicurezza la nuova agevolazione del Governo per proteggere la propria casa con allarmi e antifurti. (iLoveTrading)
La decisione presa dal Parlamento europeo lo scorso 14 marzo con la direttiva Case green (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo de IlGiornale.It) prevede che per ogni Stato membro gli edifici residenziali raggiungano, entro il 2030, la classe energetica E che dovrà diventare di tipo D entro il 2033. (ilGiornale.it)
Gli edifici rappresentano il 40% del consumo di energia e il 36% delle emissioni di gas a effetto serra. La direttiva europea “Case Green” 2030 è stata approvata il 14 marzo 2023 e stabilisce gli obiettivi energetici per gli edifici degli Stati membri dell’Unione Europea. (Danilo Torresi)
Pena, il finire fuori legge e vedere il proprio valore precipitare. La cosiddetta direttiva "Case green", approvata nei giorni scorsi dall'Europarlamento, infatti stabilisce che entro il 2033 tutti gli edifici residenziali nei paesi membri dovranno raggiungere almeno la classe energetica D. (ilgazzettino.it)
Con questo provvedimento, tramite un pacchetto di leggi e regolamentazioni, l’Unione Europea intende ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere le emissioni zero entro il 2050. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La seduta plenaria di Strasburgo si è chiusa con una maggioranza di pareri favorevoli: 343 i sì. Il testo approvato sarà poi oggetto del negoziato finale tra Consiglio Ue ed esecutivo europeo prima di tornare in plenaria e divenire definitivo. (Corriere Salentino)