Una parte dei pedaggi autostradali finirà nelle casse dello stato

Altri dettagli:
PNRR Ponte sullo Stretto

Svolta senza precedenti per le autostrade italiane. Stavolta non c’entrano le curve ma la decisione del governo Meloni di prevedere che una parte dei pedaggi delle superstrade a pagamento del paese non vada più ad arricchire le casse dei grandi gruppi di concessionari, anche internazionali, ma finisca direttamente in quelle dello stato. Ad annunciare la novità è lo stesso ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in una nota sul proprio portale ufficiale. (WIRED Italia)

La notizia riportata su altri media

Il testo include la delega al Governo ad adottare, entro 12 mesi, un decreto legislativo per il riordino e il coordinamento delle disposizioni concernenti la concessione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio, per l’installazione dei c. (Confcommercio Roma)

Ma, sempre sul fronte economico, arriva anche il decreto che elimina il cosiddetto redditometro e allarga i benefici fissati per chi accetta di aderire al concordato fiscale preventivo biennale: con la flat tax incrementale sul maggior reddito concordato e con aliquote variabili dal 10 al 15% in base al punteggio Isa (che indica l’affidabilità fiscale). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Apprendo con soddisfazione che il Consiglio dei Ministri ha approvato la norma inserita nel Ddl Concorrenza, che prevede un riordino strutturale dei dehors. Un provvedimento atteso da anni, che garantirà alle nostre città maggior ordine e decoro, al quale nessuno prima aveva messo mano”. (LuccaInDiretta)

Dehors, concessioni prorogate a fine 2025

Nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato il ddl concorrenza che ha introdotto diverse novità tra cui la portabilità dei dati della scatola nera di cui abbiamo già parlato. Nel testo, c'è spazio anche per il tema delle concessioni autostradali. (HDmotori)

Una parte andrà allo Stato. La novità però non riguarda immediatamente l'intera rete italiana di oltre 7mila km, dei quali più di 5.700 soggetti al pagamento. (La Gazzetta dello Sport)

Comuni senza voce in capitolo sui dehors. In attesa del riordino complessivo delle concessioni di spazi pubblici per le attività commerciali, vengono prorogate tout court fino al 31 dicembre 2025 le autorizzazioni e le concessioni rilasciate ai sensi della normativa emergenziale Covid. (Italia Oggi)