Emilia Romagna, Bonaccini si dimette: "Dieci anni complicati", cosa rischia la sinistra ora

"Sono stati dieci anni complicati": con queste parole Stefano Bonaccini ha annunciato le sue dimissioni da presidente della regione Emilia Romagna dopo la sua elezione alle europee. All'Assemblea legislativa regionale il governatore ha detto che rassegnerà le dimissioni dalla carica che ricopre dal 2014 tra due settimane. Parlando dei suoi mandati, ha ricordato la ricostruzione dopo il terremoto, la pandemia e l'alluvione. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

"In dieci anni la Regione è più forte di prima" ha detto il presidente dell'Emilia Romagna, neo-eletto al Parlamento europeo con il Pd, annunciando le dimissioni, che diventeranno ufficiali tra due settimane (Sky Tg24 )

“Mi dimetterò esattamente dopo il G7, perché credo sia un grande privilegio, e anche una grande necessità, esserci e dare il saluto per un evento, e di questo ringrazio il governo italiano, che permette a questa terra e al tecnopolo di Bologna, di proiettarsi nel mondo”. (GiornaleSM)

Ha sottolineato che la Regione è più forte di prima e ha assicurato la conclusione di tutti gli atti necessari per evitare vuoti di potere. Bonaccini ha espresso soddisfazione per i riconoscimenti ricevuti e per i successi del centrosinistra negli ultimi anni. (La Repubblica)

Emilia-Romagna, Bonaccini annuncia le dimissioni: "La Regione è più forte di prima"

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna ed eletto alle ultime Europee, ha annunciato che si dimetterà da governatore tra due settimane. "Tra due settimane, prima dell'insediamento del Parlamento europeo, rassegnerò le dimissioni da presidente della Regione che ricopro dal 23 novembre 2014", ha detto Bonaccini durante i lavori dell'Assemblea legislativa. (Tiscali Notizie)

«Mi dimetterò un minuto dopo lo svolgimento del G7 per la scienza e tecnologia a Bologna, per rispetto verso questo appuntamento internazionale che onora Bologna e l'Emilia-Romagna». «E in queste due settimane, come annunciato, chiuderemo tutti gli atti che assicureranno per i prossimi mesi di affievolimento dei poteri tutte le misure, i finanziamenti e le regole perché non ci siano vuoti e rallentamenti». (La Stampa)

L’addio tra due settimane: ‘La Regione è più forte di prima’ (AltaRimini)