Papa in Belgio, “costruire la pace e ripudiare la guerra”

“Un ponte indispensabile per costruire la pace e ripudiare la guerra”, “quasi una sintesi dell’Europa, da cui ripartire per la sua ricostruzione, fisica, morale e spirituale”. Così il Papa ha definito il Belgio, nel suo primo discorso della sua seconda tappa del viaggio in Lussemburgo e Belgio, pronunciato nel Castello di Laeken, sede ufficiale dei reali del Belgio, e rivolto alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico (Toscanaoggi.it)

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Mentre Papa Francesco girava per le strade del Lussemburgo fiancheggiate da folle di fedeli esultanti, una manifestante anti-corrida ha esposto davanti alla papamobile, intralciandola per pochi secondi, il cartello con la scritta "La corrida è peccato". (il Dolomiti)

Come fosse un qualsiasi altro avventore. Il ragazzo dietro il bancone deve essere rimasto di stucco quando, subito dopo pranzo, ha visto entrare nel suo bar il Papa in carrozzella accompagnato da tre guardie del corpo. (ilmessaggero.it)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Papa in Lussemburgo. Dal ‘cuore’ dell’Europa invoca di nuovo la pace (TV2000)

Il viaggio. Il Papa in Lussemburgo: la ricchezza è responsabilità. Basta inutili stragi

Un paese come il Belgio, con la sua storia e la sua posizione geografica, nel cuore dell'Europa, può ricordare "a tutti gli altri che, quando - sulla base delle più varie e insostenibili scuse - si comincia a non rispettare più confini e trattati e si lascia alle armi il diritto di creare il diritto, sovvertendo quello vigente, si scoperchia il vaso di Pandora e tutti i venti incominciano a soffiare violenti, squassando la casa e minacciando di distruggerla". (Tiscali Notizie)

Il Papa al bar per un caffè. È il curioso e del tutto insolito fuori programma del Pontefice in occasione del viaggio in Lussemburgo che si è concluso con l'incontro con la comunità cattolica. (La Stampa)

Ansa (Avvenire)