«Siri ascoltava le conversazioni senza permesso». Apple patteggia: 95 milioni di dollari per chiudere la causa di violazione privacy
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La cifra stabilita equivale circa a nove ore di profitto per Apple: briciole. Ma non sono i soldi in questo caso ad essere indicativi quanto la decisione di pagarli. La società di Cupertino, riporta Reuters, ha accettato di patteggiare e di versare 95 milioni di dollari per chiudere una class action - un'azione legale collettiva portata avanti da un gruppo di consumatori - dove si denunciava la violazione della privacy degli utenti da parte di Siri, l'assistente virtuale integrato sui dispositivi dell'azienda. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
Il patteggiamento proposto è stato depositato martedì a Oakland, California e dev'essere approvato dal giudice distrettuale. Apple ha deciso di risolvere una causa legale collettiva riguardante la privacy di Siri, avviata cinque anni fa. (DDay.it)
In queste ultime ore Apple ha accettato di pagare la somma di 95 milioni di dollari agli utenti le cui conversazioni sono state inavvertitamente registrate da Siri e (potenzialmente) ascoltate dai collaboratori dell'azienda. (WIRED Italia)
(Nella foto: Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy) Accusata di violare la privacy tramite l'assistente vocale Siri, che avrebbe registrato sistematicamente le conversazioni private degli utenti, Apple ha deciso di chiudere una class action avviata negli Stati Uniti accettando di pagare la bellezza di 95 milioni di dollari. (Federprivacy)
In pratica, Apple potrebbe doverti pagare per aver lasciato che il suo assistente vocale, preinstallato e funzionante su tutti i suoi dispositivi, ti spiasse. (Telefonino.net)
È vero che Siri spia gli utenti attraverso dispositivi elettronici Apple? Probabilmente non ci sarà mai una risposta certa a questa domanda, dato che il colosso di Cupertino, il quale dal canto suo ha sempre rispedito al mittente le accuse, ha deciso di tagliare corto approntando un piano di risarcimento per i propri utenti con il chiaro obiettivo di evitare di finire in tribunale e affrontare un lungo e di certo complicato processo. (il Giornale)
Cominciando da «è gratis e lo sarà sempre» (Facebook), i vecchi nerd diventati imprenditori si sono però via via piegati alla logica del business, per cui non solo Facebook non è più gratis (il prodotto siamo noi), ma ormai non ci si può più fidare di nessuno. (il Giornale)