Condotta incauta: all’Aquila la colpa è dei ragazzi morti

Condotta incauta: all’Aquila la colpa è dei ragazzi morti
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Sarebbe colpa dei ragazzi che avrebbero assunto una condotta “incauta”. Per i giudici di secondo grado dell’Aquila, non ci sarebbero elementi per poter confermare che i 7 studenti morti sotto il crollo della Casa dello Studente nel sisma del 6 aprile 2009 fossero stati condizionati dalle parole rassicuranti del vicepresidente della Commissione grandi rischi del … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Altra sentenza choc nell'ambito dei processi civili per i decessi nel sisma dell'Aquila del 6 aprile 2009: la Corte d'Appello dell'Aquila ha confermato il pronunciamento di primo grado del 2022 che aveva scagionato la Presidenza del Consiglio dei ministri da ogni responsabilità per la morte di sette studenti in vari crolli nel terremoto di circa 15 anni fa. (Zoom24.it)

Se gli studenti sono tornati a dormire nelle loro stanze, la colpa non sarebbe della Commissione Grandi Rischi, che aveva tranquillizzato la popolazione. (Fanpage.it)

Ha l'amaro sapore della beffa la sentenza pronunciata dalla Corte d'Appello de L'Aquila in uno dei tanti processi in corso per il terremoto che il 2009 spazzò via completamente la città. (il Giornale)

Sisma l’Aquila, niente indennizzi a familiari studenti morti

Le famiglie di sette studenti morti in vari crolli nel terremoto del 2009 a L'Aquila non avranno nessun risarcimento, e dovranno anche pagarsi le spese legali. (corriereadriatico.it)

Secondo la Corte d'Appello dell'Aquila, i 7 studenti morti nel sisma di 15 anni fa decisero autonomamente di restare nelle loro case studentesche mettendo in atto un "comportamento incauto" non giustificato o legato alle comunicazioni rassicuranti della Commissione Grandi Rischi che si era riunita appena 5 giorni prima del terremoto. (Fanpage.it)

I familiari dovranno anche pagarsi le spese legali, quasi 14 mila euro. Si tratta, come riporta il quotidiano abruzzese Il Centro, di quanto deciso dalla Corte d’appello dell’Aquila che ha confermato la sentenza di primo grado del 2022 che aveva sollevato la Presidenza del consiglio da ogni responsabilità per la morte degli studenti. (Italia Oggi)