"Cambiare l'Ue dall'interno" è follia, riuscire "a giocarci" sarebbe un passo avanti

Cambiare l'Ue dall'interno è follia, riuscire a giocarci sarebbe un passo avanti
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Approfondimenti:
Il Primato Nazionale INTERNO

Roma, 27 giu – L’Ue per l’Italia è e sarà sempre una spina nel fianco. Non può essere diversamente, proprio da un punto di vista strutturale. La cosiddetta Unione non è nata seguendo direttrici diverse da quelle del puro capitalismo finanziario e non è destinata a svilupparsi in un modo differente da quello incarnato dalla Bce e dalla stessa sua moneta comune, ovvero l’euro. Insomma, mancano sia la struttura che i propositi per poter costruire qualcosa di discontinuo dalla palese direzione liberal progressista che domina in tutto l’Occidente. (Il Primato Nazionale)

Ne parlano anche altri media

. Può essere liberamente linkata solo la home-page del Sito e della circostanza deve essere reso edotto il Titolare del Sito mediante l'invio di una mail all'indirizzo [email protected] o assistenzatecnica@class. (Milano Finanza)

Ursula Von der Leyen viene quindi proposta all'Eurocamera dal Consiglio europeo per un secondo mandato a capo della Commissione Ue. Il voto della Plenaria su von der Leyen è atteso per la Plenaria di luglio. (Tiscali Notizie)

(Alexander Jakhnagiev) “Le discussioni non sono ancora terminate, per me la cosa importante è assicurare la più ampia maggioranza possibile, che aiuterà la costruzione della maggioranza anche al Parlamento europeo. (il Giornale)

Meloni non chiude a von der Leyen, ma punta alla conta in Aula. Lo spettro dei franchi tiratori per alzare la posta sulle deleghe

Ora viene la parte più difficile, la presidente uscente della Commissione europea cerca la riconferma al Parlamento a Strasburgo il 18 luglio, quando la plenaria dovrà votare per lei o contro di lei. (Corriere della Sera)

I leader dell'Unione europea si sono accordati sui principali incarichi: Ursula von der Leyen per la Commissione europea, António Costa per il Consiglio europeo e Kaja Kallas come Alto rappresentante degli Affari esteri La fumata bianca è arrivata poco dopo le 23. (Euronews Italiano)

Non a caso dopo essersi mostrata «collaborativa» nel pomeriggio sui dossier trattati al Consiglio (Ucraina e Agenda strategica), finendo con il mediare tra le diverse sensibilità dei leader, la posizione italiana all’ingresso si fa durissima: «Oscilliamo tra il “no” e l’astensione» confida Meloni ai suoi. (ilmessaggero.it)