Auto, per Moody’s ripresa rinviata alla seconda metà del 2025

Diverse case automobilistiche, dal Gruppo Volkswagen a Stellantis , da Bmw a Mercedes-Benz, oltre che fornitori europei di componenti hanno lanciato nel corse delle ultime settimane una serie di profit warning e abbassato le previsioni su vendite, redditività e flusso di cassa per l’intero 2024. Secondo un report di Moody’s , le revisioni riflettono «un ulteriore rapido deterioramento del mercato automobilistico europeo da luglio». (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

I veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate di peso vedranno invece gli obiettivi scendere da 185 a 154 grammi per chilometro (-17%). Il prossimo anno, secondo le decisioni europee, le emissioni medie delle auto nuove vendute dovranno scendere sotto i 93,6 grammi per chilometro, con una riduzione del 19% rispetto ai 116 grammi per chilometro in vigore nel 2024. (Corriere della Sera)

TERMOLI. Comincia il pressing in Europa per rivedere le strategie sul mondo dell'auto. Parte il pressing in Europa, il Ppe chiede di rivedere le norme sui motori endotermici (Termoli Online)

Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis difende gli obiettivi europei sull’auto alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo: l’industria ha avuto il tempo per adeguarsi e aver definito un quadro chiaro di regole ha creato certezza per produttori e investitori. (Milano Finanza)

L’UE pensa alle colonnine, ma ignora i prezzi delle elettriche

Strasburgo. “Sì all’anticipo dell’assessment sull’industria dell’auto. La Commissione Europea vari un piano d’azione sull’automotive con urgenza”: lo ha detto poco fa nell’emiciclo di Strasburgo Giorgio Gori, europarlamentare e vice-presidente della Commissione Industria del Parlamento Europeo. (BergamoNews.it)

Urso: "Weber ci conforta che siamo sulla strada giusta per l'auto" (Il Mattino di Padova)

L’Unione Europea spinge per l’espansione delle infrastrutture di ricarica, ritenendola cruciale per la transizione verso la mobilità elettrica entro il 2035. L’UE dovrebbe concentrare maggiori sforzi sulla riduzione dei prezzi e dei costi di produzione, oltre che sulle colonnine, per garantire una transizione elettrica davvero efficace. (Autoappassionati.it)