Omicidio Cecchettin, difesa Turetta: “Non merita l’ergastolo, non è Pablo Escobar”, pm: “Ci ha preso tutti in giro”
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Se ieri è stata la giornata che sancito la richiesta di ergastolo per Turetta, quest'oggi è toccato alla difesa spiegare le ragioni per cui il killer di Giulia Cecchettin non merita il carcere a vita. "Insussistenza delle aggravanti, della premeditazione, della crudeltà, degli atti persecutori e del rapporto affettivo", è la tesi dei legali Giovanni Caruso e Monica Cornaviera. Durante la sua arringa, Caruso ha sostenuto che "l'ergastolo è da molto tempo ritenuto una pena inumana e degradante, le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
«La premeditazione c’è dove non ci sia indecisione, l’esatto contrario che è accaduto a Turetta. «Riteniamo che non sussistano i due elementi costitutivi della premeditazione: da un lato il lasso temporale che deve passare tra ideazione ed esecuzione del delitto, dall’altro l’elemento ideologico». (Corriere TV)
Gli aggiornamenti in diretta per il processo contro Filippo Turetta. Si comincia alle 9.30 con l'arringa del difensore dell'imputato, Giovanni Caruso. "Condanna all'ergastolo per l'omicidio di Giulia Cecchettin". (Fanpage.it)
«Se c’è uno che non sa premeditare alcunché è Filippo Turetta». Così la difesa del 22enne reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin prova a smontare la tesi del pm Andrea Petroni che ieri, 25 novembre, durante l’udienza ha chiesto per l’imputato l’ergastolo. (Open)
Una lista di 15 motivi per cui lasciare Filippo Turetta. Ad elencarli era stata Giulia Cecchettin nel proprio diario chiarendo le ragioni che l’avevano portata a interrompere la relazione con l’ex fidanzato a processo per l’omicidio della giovane avvenuto l’11 novembre 2023. (Open)
Articolo in aggiornamento I punti chiave La premeditazione (il Giornale)
Nell’omicidio di Giulia Cecchettin ci sono stati la premeditazione, la crudeltà e lo stalking, e non c’è alternativa all’ergastolo per il colpevole. Il pm Andrea Petroni ha concluso lunedì in Corte d’Assise a Venezia la requisitoria nel processo che vede imputato Filippo Turetta. (Avvenire)