Meloni vuole il commissario UE alla concorrenza per salvare balneari, tassisti & co.

Meloni vuole il commissario UE alla concorrenza per salvare balneari, tassisti & co. | In In Politica | Di Di Paolo Soldini Balneari e tassisti d’Italia alla riscossa contro l’Europa che vi reprime. Il governo di Giorgia Meloni sta lavorando per voi e per piazzare a Bruxelles l’uomo giusto per salvarvi i privilegi e il portafoglio. Così almeno parrebbe a sentire le voci che dànno per presa a Palazzo Chigi e dintorni la decisione di chiedere la delega alla concorrenza per il “commissario di prima fascia” reclamato a gran voce dalla presidente del Consiglio in cambio del voto dei 23 eurodeputati di Fratelli d’Italia per la riconferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione di Bruxelles. (Strisciarossa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(Tuttosport)

Domani sapremo se Ursula von der Leyen ce la farà o se verrà impallinata dai franchi tiratori. E l‘esito del voto dipenderà dai voti segreti di Meloni. (Nicola Porro)

– Non è possibile prevedere i risultati del voto cruciale con cui domani la plenaria del Parlamento europeo deciderà se confermare o no il secondo mandato di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione, ma è possibile fare un po’ di calcoli basati sulle tendenze emerse nelle diverse forze politiche nazionali ed europee nelle ultime settimane e negli ultimi giorni. (Agenzia askanews)

Il fatal bivio che Giorgia non riesce a sorpassare

Questa mattina la presidente della Commissione in cerca di riconferma pronuncerà davanti all’Eurocamera di Strasburgo il discorso più difficile della sua vita. «Prima ascoltiamo il suo discorso», è il motto ripetuto alla vigilia dalla timoniera di Palazzo Chigi (ilmessaggero.it)

È augurabile che il capo del governo Meloni si proponga obiettivi strategici alti, per un migliore funzionamento dell’Europa che c’è e di un percorso chiaro e senza ambiguità verso l’Europa che più ci manca, a cominciare dalla difesa e sicurezza comune. (Corriere della Sera)

Oggi sono almeno tre le poste in gioco per la destra italiana nella scelta sul bis di Ursula von der Leyen. (La Stampa)