In arrivo una serie di passaggi decisivi per il futuro dell’Ue

In arrivo una serie di passaggi decisivi per il futuro dell’Ue
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Milano Finanza ESTERI

La BCE discuterà sui tassi di riferimento, mentre in Francia si voterà per la presidenza dell'Assemblea Nazionale. Il 18 luglio von der Leyen terrà un discorso chiave sulla transizione ecologica e l'integrazione comunitaria, temi cruciali per il futuro dell'Unione (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

1. (ISPI)

Quando poi si valuterà il risultato delle votazione, si vedrà se von del Leyen sarà stata in grado non solo di superare il rischio dei “franchi tiratori” ma anche di raccogliere i voti delle adesioni non “strutturali”. (ilmessaggero.it)

Le sfide economiche, dalla gestione del debito pubblico al finanziamento della transizione energetica, pongono questioni fondamentali per il futuro della zona euro. La Francia al voto nel secondo turno delle legislative ha ribaltato gli esiti del primo turno, e queste elezioni sono finite nelle mani dell'alleanza di sinistra che appena due settimane fa sembrava spacciata. (QuiFinanza)

Green Deal, il rischio della marcia indietro dell’Unione europea

Le urne hanno decretato che sì, Popolari, Socialisti e Liberali possono ancora esprimere una Commissione, che è il vero centro di potere della politica europea. Però, visto che ogni partito si presenta alle elezioni con un bagaglio di elettori fedeli, non basta contare freddamente i voti, ma occorre misurare l'incremento/decremento dei consensi per cogliere il messaggio politico dei cittadini. (il Giornale)

Manca ormai meno di una settimana al probabile voto del Parlamento europeo (18 luglio) per confermare la nomina di Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione europea. Come cinque anni fa, sembra si tratterà di una lotta all’ultimo voto. (Notizie Geopolitiche)

Un bivio che, una volta preso, ci darà una prima indicazione anche sul futuro delle politiche climatiche europee. A quattro giorni dal voto dell’Europarlamento che accorderà o meno la fiducia a Ursula von der Leyen per un secondo mandato da presidente della Commissione, non è ancora chiaro quale maggioranza la sosterrà. (il manifesto)