Sciopero medici e infermieri, adesioni all’85%: Bassetti: «Io lavoro, così si danneggiano i pazienti»
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La manifestazione proclamata dai sindacati di categoria a Roma. L'infettivologo: «Non condivido le ragioni e poi danneggia i pazienti» L’adesione allo sciopero di 24 ore in corso oggi, 20 novembre, di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari raggiunge punte «dell’85% compresi gli esoneri previsti per legge». Lo dichiarano in una nota congiunta i vertici delle sigle sindacali (Anaao Assomed; Cimo-Fesmed; Nursing Up) che hanno indetto l’agitazione contro le politiche sulla sanità portate avanti dagli ultimi governi: nella giornata sarebbero a rischio circa 1,2 milioni di prestazioni sanitarie. (Open)
Ne parlano anche altre fonti
Fimmg: “Solidarietà ai colleghi. Se necessario, anche la Medicina Generale è pronta alla protesta” Riproduzione riservata (Quotidiano Sanità)
I camici bianchi scendono in piazza contro le risorse della Manovra, considerate inadeguate: a rischio 1,2 milioni di prestazioni sanitarie. Disagi per i treni Fs dalle 21 di sabato 23 novembre alle 21 di domenica 24 novembre. (Sky Tg24 )
Poi fischietti, tamburi e un coro: «Siamo noi, siamo noi, il servizio sanitario siamo noi!». Rabbia per le «tante, troppe promesse non mantenute», ma anche per le aggressioni al personale sanitario: «Ogni giorno la stessa storia», dicono da piazza Santi Apostoli circa duemila camici bianchi che hanno sfidato il maltempo per urlare le loro ragioni. (Corriere Roma)
Altri motivi della protesta toccano inoltre i contratti di lavoro - compresi quelli dell’ospedalità privata, a cui “vengono assegnate risorse assolutamente insufficienti” - la mancata detassazione di una parte della retribuzione e la mancata attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell’atto medico e sanitario. (rsi.ch)
La raffica di scioperi messi in campo per chiedere al governo di cambiare marcia sulla legge di Bilancio incomincia dalla sanità. Oggi tocca così ai camici bianchi incrociare le braccia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La sanità si ferma anche in Sardegna per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari, proclamato dai sindacati Anaao-Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up, che questa mattina, a mezzogiorno, si sono ritrovati a Roma con una lunga lista di rivendicazioni. (L'Unione Sarda.it)