Romania, George Simion lancia la sfida: "È ora di riprendersi la democrazia. L’Ue ha bisogno di un reset"
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Non è più solo una tendenza, è un fenomeno. George Simion, vice di Ecr party ed ora nuovo volto della destra romena, non si limita a interpretare il cambiamento: lo guida con una mobilitazione popolare senza precedenti. Il suo partito, Alleanza per l’unione dei romeni (Aur), vola nei sondaggi, (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altri giornali
“La bocciatura della candidatura di Diana Sosoaca rappresenta un nuovo colpo alla democrazia romena“. Un’altra batosta per la destra di Bucarest, dopo l’esclusione di Calin Georgescu dalla corsa alle presidenziali, di cui aveva vinto a sorpresa il primo turno lo scorso 24 novembre, esito poi annullato dalla Corte costituzionale a soli due giorni dal ballottaggio dell’8 dicembre. (Il Fatto Quotidiano)
Simion è una figura di spicco dell’estrema destra rumena, fondatore di una associazione irredentista che sogna l'unificazione di Romania e Moldavia (Il Fatto Quotidiano)
Adesso tocca a Diana Șoșoacă, dopo la contestata esclusione dell’euroscettico e critico nei confronti della NATO Calin Georgescu, che aveva vinto il primo turno, poi annullato per presunte interferenze russe. (ByoBlu)