In Romania bocciata un’altra candidata di estrema destra per le presidenziali: è l’europarlamentare Diana Sosoaca
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“La bocciatura della candidatura di Diana Sosoaca rappresenta un nuovo colpo alla democrazia romena“. Nel suo status su facebook il principale partito dell’estrema destra di Bucarest, Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur), commenta così l’esclusione di Diana Sosoaca, leader di SOS, il terzo partito di estrema destra del Paese balcanico, alle elezioni presidenziali del prossimo 4 maggio. Un’altra batosta per la destra di Bucarest, dopo l’esclusione di Calin Georgescu dalla corsa alle presidenziali, di cui aveva vinto a sorpresa il primo turno lo scorso 24 novembre, esito poi annullato dalla Corte costituzionale a soli due giorni dal ballottaggio dell’8 dicembre. (Il Fatto Quotidiano)
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George Simion, vice di Ecr party ed ora nuovo volto della destra romena, non si limita a interpretare il cambiamento: lo guida con una mobilitazione popolare senza precedenti. Non è più solo una tendenza, è un fenomeno. (Secolo d'Italia)
Adesso tocca a Diana Șoșoacă, dopo la contestata esclusione dell’euroscettico e critico nei confronti della NATO Calin Georgescu, che aveva vinto il primo turno, poi annullato per presunte interferenze russe. (ByoBlu)
Simion è una figura di spicco dell’estrema destra rumena, fondatore di una associazione irredentista che sogna l'unificazione di Romania e Moldavia (Il Fatto Quotidiano)