"Buon anno teste di c...": prof. Maggi bacchetta Angelo dei Ricchi e Poveri per l'imperdonabile gaffe di Capodanno
«Volevo dirvi che i fonici in tv fanno un lavoro molto difficile e tanto più il loro lavoro è fatto bene quanto più lo spettatore non si rende conto della sua difficoltà». Prof. Andrea Maggi interviene così su Facebook sull'imperdonabile gaffe di Capodanno che ha visto protagonista Angelo Sotgiu, il cantante dei Ricchi e Poveri. Stava per scoccare la mezzanotte e l'ormai ex biondino dei Ricchi e Poveri aveva raggiunto sul palco Marco Liorni, il conduttore de "L'anno che verrà", lo show che va in onda su Raiuno la notte di San Silvestro, per il conto alla rovescia. (PordenoneToday)
Ne parlano anche altri giornali
Ancora una volta il deepfake fa discutere. Dopo L'anno che verrà, il concertone del Capodanno in cui il conduttore ha dovuto fare i conti con l'insulto sfuggito ad Angelo dei Ricchi e Poveri, ecco che un altro episodio agita uno dei volti di punta di Rai Uno. (Liberoquotidiano.it)
L'imprecazione è immediatamente rimbalzata su X, trasformandosi in tormentone a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. Il Capodanno 2025 inizia con una gaffe diventata subito virale. (Corriere della Sera)
Marco Liorni furioso, pronto a querelare chi ha diffuso il suo video modificato: "Mi riservo azione legale" Un falso video di insulti sta scuotendo i social: il conduttore non ci sta, e risponde per le rime a chiunque abbia diffuso il contenuto, spiega l'accaduto (Libero Magazine)
Non si è placata la polemica per la gaffe del Capodanno di Rai1: L'Anno che Verrà, condotto da Marco Liorni, è destinato a passare alla storia del 2025: poco prima del conto alla rovescia, i presenti e i telespettatori hanno sentito chiaramente una voce fuori campo con un insulto. (DiLei)
“Mi scuso con i lavoratori e con il pubblico per aver usato parole e toni sconvenienti, inusuali per me, in un momento di concitazione perché non si sentiva distintamente la mia voce”, ha detto il cantante all’agenzia LaPresse. (Il Fatto Quotidiano)
Non ci ricorderemo il discorso di Mattarella, ma gli auguri lirici di Angelo dei Ricchi e Poveri, le parole di cui aveva bisogno il Paese. Basterebbero da sole … (Il Fatto Quotidiano)